Henryk Przezdziecki

Henryk Przezdziecki

Il giorno 8 Dicembre inizia l’anno della Misericordia, un anno che deve coinvolgerci particolarmente perché a La Salette Maria ci propone il volto ricco di misericordia di Dio attraverso il Crocifisso/Risorto. Gesù ha detto: “chi vede me vede il Padre”. Due grossi pregiudizi svalutano la misericordia nella cultura moderna; il primo è che venga a ridurre o mitigare la giustizia e il secondo è di associarla ad un condono generale o grande amnistia. Occorre ripensare il significato della misericordia riscoprendo e riponendo al centro della vita il Vangelo, come dono liberante e come esperienza di amore condiviso.
La Misericordia è la giustizia di Dio e supera il perdono, è “l’atto ultimo e supremo con il quale Dio ci viene incontro; la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita; è la via che unisce l’uomo a Dio… È l’architrave che sorregge la vita della Chiesa” (M.V. nn 2 e 10).

LaSaletteDic 2015LaSaletteDic 2015 2

Print Friendly, PDF & Email

Giubileo

Carissima, carissimo,

natalela porta Santa si è aperta e così siamo entrati nel Giubileo straordinario della Misericordia per sperimentare l'amore di Dio che consola, perdona e dona speranza. Dinanzi alla gravità del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono. La misericordia sarà sempre più grande di ogni peccato, e nessuno può porre un limite all’amore di Dio che perdona. 

La festa dell’Immacolata è la prova evidente che il progetto di Dio è Misericordioso perché ci presenta la prima creatura che Lui ha preservato dal peccato. Dopo il peccato di Adamo ed Eva, Dio non ha voluto lasciare l’umanità sola e in balia del male. Per questo ha pensato e voluto Maria santa e immacolata nell’amore, perché diventasse la Madre del Redentore dell’uomo.

Dinanzi alla gravità del peccato, Dio risponde con la pienezza del perdono. Maria Immacolata, la nuova Eva che deve partorire il nuovo Adamo, Gesù Cristo,  è una luce che dà gioia al cuore, alimenta la speranza e, quest’anno, spalanca la Porta Santa della Misericordia. Tutti possiamo correre verso il Padre proclamando che noi siamo figli amati e che niente e nessuno può strapparci dalle sue braccia amorose.

Il NATALE di Cristo, coinvolge in un unica festa Gesù, Maria, e anche Giuseppe. Il progetto del Padre prende letteralmente corpo, diventa concreto, verificabile, riempie il cuore di ogni uomo di quell’unica “pace” che da' senso alla vita qui, ora e poi, per sempre, nell’eterna comunione con Lui. L’azione dello Spirito Santo nel grembo di Maria, sua sposa, ha dato vita al corpo di Cristo.

Quel corpo umano che gli permetterà di vivere come noi, con noi, ma soprattutto “per noi” fino al gesto supremo dell’amore obbediente che si immola sulla croce. Quel corpo risorto che alimenta la nostra fame di eternità nel farsi cibo eucaristico. Quel corpo mistico di cui facciamo parte come cellule vive che Lui riunisce in fraternità.

Il Natale è la manifestazione della gratuita tenerezza di Dio Padre, fatta carne; è la trasparenza della sua indomita, generosa misericordia. La nascita a Betlemme rivela che il Figlio non vuole dominare la storia da posizioni di potenza, ma la vuole abitare nella semplicità di una famiglia povera; non vuole dominare con tattiche di forza, ma perseguire la concordia con strategie di non-violenza. Chiediamo allo Spirito Santo di far nascere Cristo nei nostri cuori, per crescere in santità, finché saremo giunti alla perfezione, a misura dell'infinita grandezza di Cristo che riempie l'universo.

Questo è l'augurio natalizio per te che leggi, per i tuoi familiari, per tutti da parte mia e dei  miei collaboratori nella segreteria e collaborano con me.   Padre Celeste Cerroni ms

Per scrivermi: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Manifesta concretamente Il tuo sostegno per le missioni salettine. Inviaci il tuo id di  posta elettronica ti mandiamo gratuitamente per tre numeri la nostra rivista e ogni mese ti invieremo la nostra Newsletter.. Se sei già abbonato, rinnova la tua amicizia per continuare a camminare insieme

L'APPARIZIONE DE LA SALETTE EVENTO DELLA  MISERICORDIA DI DIO

Print Friendly, PDF & Email

Il cuore e il Carisma del nuovo Istituto sono l’apparizione e il Messaggio di Maria, ma le opere di Dio si realizzano attraverso la Chiesa; in quest’opera abbiamo:

  • Mons. Filiberto de Bruillard fonda i Missionari de La Salette il 1° maggio del 1852: ”Questi sacerdoti si chiameranno Missionari di No­stra Signora de La Salette; la loro istituzione e la loro esistenza, come il santuario stesso, saranno un monu­mento eterno, un ricordo perenne della misericordiosa Apparizione di Maria”.  “Saranno un’associazione di sacerdoti… che sog­giorneranno sulla Montagna durante la stagione dei pel­legrinaggi; durante l’inverno evangelizzeranno le diverse parrocchie della Diocesi”…li vedeva: “Ministri della Parola, dispensatori dei Santi misteri in vista della Riconciliazione.

Giacomo Ginouilhiac vescovo legislatore; scrive le prime costituzioni e il 2 febbraio 1858 accoglie nelle sue mani i voti religiosi con il passaggio da associazione di preti diocesani a Istituto Religioso di diritto diocesano.

Armando Fava il vescovo che spinge i missionari a diventare di diritto pontificio nel 1878 e tra i due grandi ambiti del carisma: riparazione e missione aiuta a dare la centralità alla missione sostenuta dalla riparazione e dall’ intercessione.

Dall’altro lato, in questo cammino di discernimento, vi erano tre grandi missionari:

P.Francesco Denaz, colui che il 4 agosto del 1855 sintetizza in una lettera, che fa parte della nostra carta di fondazione, la riflessione dei primi sacerdoti nella quale si afferma che il messaggio de La Salette è universale. La sua diffusione richiede la nascita di un istituto religioso con i tre voti religiosi per rispondere ai mali contemporanei.

P. Pietro Archier l’uomo dal grande equilibrio che guida questo gruppo di sacerdoti nella prima fase di assestamento, mantiene la profonda comunione con il Vescovo fino a giungere alla nascita dell’Istituto Religioso.

P. Silvano Maria Giraud Nell’anno dei primi voti, il 1858, entrain noviziato un giovane sacerdote della Diocesi di Aix en Provence da dove proveniva il Vescovo; sarà il religioso che con più profondità intellettuale e spirituale contribuisce a dare stabilità a questa comunità. E’ certamente il Missionario che con più profondità è entrato nel mistero e nella grazia de La Salette. Mentre Lui era Superiore, il nostro Istituto diventa di Diritto Pontificio.

IL NOSTRO CARISMA( Costituzioni )

I Missionari di N.S. de La Salette hanno lo scopo di essere i servitori devoti di Cristo e della Chiesa, per la realizzazione del mistero della Riconciliazione alla luce dell’Apparizione di N.S.de La Salette. ( n° 4 )

 

Fedeli alle nostre origini, professiamo un profondo amore a Maria…Con il nostro apostolato, seguiamo l’esempio della Serva del Signore che fu costituita Riconciliatrice in modo particolare ai piedi della Croce.( n° 5 )

 

Ci adoperiamo a mettere in luce i valori profondamente evangelici di preghiera, penitenza e zelo contenuti nel messaggio di Maria che ci chiama alla conversione (n°6 )

In sintesi il nostro carisma:

Il mistero della Riconciliazione alla luce dell’apparizione di Maria a La Salette

Al centro vi sono il mistero Pasquale e Maria la Madre della Riconciliazione e dello zelo missionario.

               Poggia su un treppiede:

I tre valori evangelici:                                              

preghiera – penitenza –zelo

LA NOSTRA MISSIONE (costituzioni )

Ispirandoci al  messaggio  di Nostra Signora de La Salette, ci applichiamo:

– alla riconciliazione dei peccatori e alla liberazione di tutti nella sottomissione alla volontà del Padre; al risveglio e all’approfondimento  della fede nel popolo di Dio, affinché ogni realtà umana sia illuminata dalla luce del Vangelo;

– all’annuncio della Buona Novella dove non è ancora conosciuta;

– alla promozione di una mutua comprensione e avvicinamento tra le varie religioni, nella carità e verità;

– alla lotta contro i mali che oggi compromettono il disegno salvifico di Dio e  la dignità dell’uomo.

In questi svariati impegni apostolici, metteremo sempre in evidenza il ruolo che Maria  ha svolto nella storia della salvezza e che ancora oggi Le compete, come proprio, nella vita della Chiesa.

Come discepoli di Cristo, viviamo in comunione con Lui. Come apostoli,  seguendo  il suo esempio, ci lasciamo guidare dallo Spirito perché si compia il disegno d’amore del Padre.  La nostra vita sarà caratterizzata dalla preghiera e al tempo stesso dall’impegno apostolico a servizio degli uomini per il Regno di Dio.

Cristo è venuto a portare il lieto messaggio della liberazione a tutti gli uomini; ha riservato una particolare preferenza per i poveri e gli oppressi. Maria a La Salette si è servita dei piccoli e degli  umili  per far giungere il suo messaggio a tutto il suo popolo. Anche noi, nelle diverse attività apostoliche in mezzo al popolo di Dio, andremo di preferenza verso i più  abbandonati   di  questo mondo e verso coloro che sono lontani da Dio e dalla Chiesa.

La nostra Missione trae dall’apparizione una sua specificità che porta a  uno stile di vita: la compassione

 

p. Celeste Cerroni MS

Print Friendly, PDF & Email

 Vi presentiamo un nuovo Consiglio Provinciale nella provincia ’Mary, Mother of the Americas’’

Foto sopra presenta da sinistra

1- P. Raymond G. Cadran, MS – Concigliere Provinciale

2- P. René J. Butler, MS –  Provinciale

3- P. John R. Nuelle, MS – Vicario Provinciale

Chiediamo una preghiera per buon svolgimento del nuovo Consiglio

P.. Belarmino, MS, Sekretarz Generalny

Print Friendly, PDF & Email

Dall’11 al 15 settembre si è svolto in Polonia, presso il Santuario di Nostra Signora de La Salette a Debowice, il “3° Incontro Europeo dei Laici de La Salette”. All’Incontro hanno partecipato le delegazioni dei laici delle varie Province Europee (Italia/Spagna, Francia, Polonia, Svizzera) insieme ai Missionari de La Salette e le Suore di Nostra Signora de La Salette.


Nella nostra delegazione italo spagnola erano presenti persone provenienti da Torino, Roma e dalla Spagna. Per alcuni di noi era la prima partecipazione ad un Incontro Europeo , altri invece avevano già fatto questa esperienza…tutti comunque abbiamo avuto la bellissima sensazione di trovarci in una grande famiglia, dove le differenze linguistiche e culturali non sono state barriere al forte senso di fratellanza e di comunione sperimentato nei giorni trascorsi insieme. Il Santuario di Debowice ci ha accolto in tutta la sua bellezza e l’ottima organizzazione polacca ha fatto da cornice impeccabile allo svolgersi del convegno. Il tema trattato quest’anno è stato “Se si convertono le rocce diventeranno mucchi di grano. La vocazione e la missione del laico salettino europeo. Sfide e mezzi”. L’Incontro Europeo è stato aperto da padre Silvano Marisa, Superiore Generale della Congregazione, che ha sottolineato l’importanza della collaborazione attiva dei MS e delle SNDS con i laici, stabilita in modo particolare dalla decisione n.7 del Capitolo Generale dei Missionari de la Salette del 2012, e ha invitato a guardare al “terreno” comune che i laici e i missionari condividono : l’amore per la Madonna de la Salette e la ricchezza del carisma salettino!


Padre Silvano, ripercorrendo le 7 caratteristiche che tracciano l’identità del laico salettino, frutto dell’Incontro Europeo di Salmata del 2012, si è soffermato soprattutto sull’importanza di essere oggi, nel mondo, testimoni credibili della Buona Novella in tutti quegli ambiti della vita dove i sacerdoti non possono arrivare. Per essere “lievito” è necessario avere un’esperienza profonda con Dio, essere pieni della Sua presenza e della Sua misericordia. Padre Silvano ha quindi ribadito che è proprio nella conversione personale, alla quale ci chiama la Madonna alla Salette, il punto di partenza per essere veri testimoni e missionari della riconciliazione nel mondo di oggi.


L’Incontro è poi proseguito con la conferenza di padre H. Przezdziecki sulla “Dottrina Sociale della Chiesa nel contesto di La Salette”, che ha presentato un’analisi degli elementi che accomunano il messaggio di Maria alla Salette e il messaggio della Chiesa nella sua dottrina sociale, mostrando come entrambe rappresentino un “richiamo” al senso originario della vita e siano segni dell’empatia di Dio e della Chiesa verso il dolore che subiscono l’uomo e il creato.

Molto interessante è stata anche la conferenza di padre Z. Palys sulla Salette come fonte di speranza per l’uomo che si è allontanato da Dio. Molto bella l’immagine che Padre Palys, ripercorrendo la storia del peccato di Adamo e Eva nell’Eden, ci ha lasciato: la Salette è un eco della voce di Dio dal paradiso “ Adamo dove sei?”, che arriva fino a noi oggi “ uomo del diciannovesimo secolo dove sei?”, a conferma di come tutta la storia della salvezza sia la storia della ricerca dell’uomo da parte di Dio. Poi padre Palys ha proseguito nella sua conferenza sottolineando come il linguaggio universale delle lacrime di Maria alla Salette ci dica quanto Dio soffre per l’allontanamento dell’uomo e come per questo sia instancabile nel continuare a chiamare l’uomo alla conversione: “Se si convertono le rocce diventeranno mucchi di grano….”.

Il lavoro svolto nei vari gruppi linguistici su alcuni spunti lasciati al termine di ogni conferenza ha permesso una condivisione più profonda delle tematiche presentate. Il confronto in gruppo dell’ultimo giorno sul tema “Propositi e impegni per il futuro, come proseguire il cammino?” è stato poi particolarmente fruttuoso perché ha consentito di produrre un documento ufficiale, le “Conclusioni del 3° Incontro Europeo”, in cui sono stati individuati alcuni punti di orientamento comune a livello europeo che riguardano la formazione, la preghiera, la comunicazione, l’identità del laico salettino. Non meno importanti sono stati tutti i momenti di preghiera animati dalle varie delegazioni e vissuti insieme in un clima di forte comunione. Non sono neanche mancati, durante l’Incontro, momenti di svago e convivialità. Molto interessante è stata la visita alle Chiese di Legno, molte patrimonio dell’Unesco, organizzata nell’ultimo giorno dell’Incontro. Come da tradizione la serata folkloristica, che si è svolta in un incantevole laghetto nei dintorni di Debowice, ha regalato una gioiosa serata in allegria a tutti quanti e una bella sorpresa: la proposta di organizzare il prossimo Incontro Europeo in Spagna! In attesa di rincontrarci siamo certi che la ricchezza ricevuta in questo Incontro non sia dono solo per noi, che abbiamo avuto la possibilità di partecipare, ma vada portata e condivisa dove ognuno di noi vive! Qui di seguito alcune testimonianze dei partecipanti:

"Incontrare in Polonia i laici salettini europei è stato un immergersi totalmente in un clima di meravigliosa fratellanza, sentirsi pienamente parte della grande famiglia dei figli di Dio. Poter pregare insieme nelle diverse lingue, sentire intonare un'Ave Maria in polacco, in tedesco o ancora in francese, e proseguire poi nella mia lingua, partecipare alla S.Messa mattutina e riconoscerne perfettamente le varie parti, perché sono ovunque uguali, cantare gli inni alla Vergine con diverse parole ma con la stessa melodia, tutto questo, insomma, è stato davvero molto emozionante.

Durante una fiaccolata notturna, io e Rosa Ana, la mia sorella salettina spagnola, strette in un unico abbraccio, abbiamo depositato la nostra piccola luce ai piedi della Vergine Piangente, ed abbiamo pregato insieme per i nostri figli, ognuna per i figli dell'altra. Questo è stato il momento che più mi ha commossa... non esisteva barriera di nazionalità, lingua o status sociale, solo due madri unite dall'amore. Accolta, poi, in modo impeccabile dai Missionari Salettini e sostenuta dal clima di intensa preghiera vissuta con i Laici Europei, torno a casa con il cuore pieno di gratitudine verso Nostro Signore che mi ha chiamato a vivere questa esperienza e mi sento pronta: andiamo!!! Facciamolo conoscere a tutto il Suo popolo!" Aurora

“Non è facile riassumere 5 giorni vissuti così intensamente con i Laici Europei e con i Missionari della Salette, al servizio di Maria. Cosa dire di questa esperienza? Per me una novità! Sono legata a N.S. della Salette da alcuni anni, colpita dal suo messaggio e dal luogo in cui Lei dal Cielo è scesa sulla terra per parlare agli uomini. Da allora il richiamo di quel luogo santo colmo di serenità e pace è stato forte e quando ho scoperto, alcuni anni dopo, che a Torino c’era una piccola cappella dedicata a N.S. della Salette ed un gruppo di preghiera che si riuniva ogni lunedì sera, ho incominciato a parteciparvi, da lì l’invito a partecipare all’Incontro Europeo di Debowieç , possibilità che mi ha colto di sorpresa ed anche un po’ incuriosita. Mi è subito piaciuta però l’idea di esserci. Sono arrivata a Debowieç col piccolo gruppo di Torino senza aver assolutamente chiaro cosa muoveva in me questo viaggio e questo incontro. I Padri Salettini hanno davvero superato ogni mia aspettativa riguardo all’accoglienza, alla disponibilità ed alla capacità di favorire la condivisione con gli altri gruppi europei presenti all’incontro, di questo sarò loro sempre grata. La loro presenza spirituale, ma anche gioiosa, ha fatto il resto. E’ stata una faticosa ma bella sorpresa ogni giorno vissuta là. La domanda “perché sono venuta qui?” però continuava a non avere risposta. Avevo già visitato alcuni luoghi della Salette, in Polonia, compreso il Santuario di Debowieç, per cui non era la curiosità di conoscere quel particolare luogo, ma c’era in me il desiderio di fare questa nuova esperienza e incontrare nuove realtà culturali con un comune denominatore: l’amore incondizionato per la MAMMA CELESTE. Spero che N.S.de La Salette mi aprirà gli occhi o meglio il cuore su ciò che non ho ancora capito, su ciò che mi viene richiesto di fare concretamente dopo questa esperienza coinvolgente; spero che mi aiuterà a scoprire giorno per giorno, nella mia quotidianità, il filo conduttore che lega il mio primo viaggio alla Salette, ai miei successivi viaggi in Polonia, all’incontro Europeo di Debowieç e al mio prossimo futuro di “laica salettina in erba”( se così posso definirmi) con Lei, LA MADRE, come guida. Questa è la mia curiosità, la mia speranza a cui aggiungo anche il mio desiderio di saper fare tesoro di quanto ho vissuto, nonché di darne testimonianza viva e concreta. Per ora posso solo sottolineare alcune voci che tra le tante ascoltate durante quei giorni, mi riecheggiano:

- Testimoniare la speranza che noi, in primis, viviamo e provare a trasmetterla agli altri;
- Riconciliarci prima con noi stessi, solo dopo ci si può riconciliare con gli altri;
- La conversione comincia dal cambiamento del nostro modo di pensare a 180°;
- Il messaggio della Salette è la Buona Novella proposta al mondo, ma non imposta;
- Particolare attenzione e accoglienza per coloro che vivono una vita di coppia non regolare (ad es. divorziati) poiché sono oggi una realtà che la Chiesa e i credenti non possono trascurare.
Che cosa ne farò concretamente di queste “voci che risuonano” non lo so ancora, ma sono certa che LA MADRE CELESTE è sempre presente accanto a me, come a ciascuno di noi , anche attraverso queste sottolineature che poi sono anche delle domande e non ci lascerà senza guida e senza risposta.” Mirella

SONO STATA AL 3° INCONTRO EUROPEO DEI LAICI DE LA SALETTE CHE SI E' TENUTO IN POLONIA.
NON CONOSCEVO MOLTO, ANZI FORSE NULLA, DEI PROGETTI E PROGRAMMI DEL GRUPPO SE NON QUELLO DI CUI SONO STATA INFORMATA PRIMA DI PARTIRE. E' STATO SICURAMENTE UN INCONTRO MOLTO INTERESSANTE, DOVE HO CONOSCIUTO PERSONE ACCOGLIENTI E DISPONIBILI,
QUELLO CHE MI HA COLPITO ,PARLANDO CON ALCUNI DI LORO, E' CHE IL CAMMINO CHE CI ACCOMUNA E' ARRIVATO PER TUTTI IN UN MOMENTO DI SOFFERENZA ,DI RICERCA PER TROVARE UN SOSTEGNO, PER VIVERE IN PACE E CON SERENITA'. VORREI CHE TANTI CONOSCESSERO I 10 COMANDAMENTI DELLA RICONCILIAZIONE PERCHE' SONO IL CENTRO PER UNA VITA CRISTIANA CATTOLICA, CON L'AIUTO DELLA MADONNINA. DI LI’ SI PUO' PARTIRE PER UN CAMMINO DI SOSTEGNO E AIUTO A CHI INCONTREREMO.
GRAZIE A TUTTI “ Marialuisa

“Per me l'esperienza dell'Incontro Europeo dei Laici Salettini è sempre come un tornare a "casa". Sì perchè è come in famiglia: si ritrovano i vecchi amici, se ne incontrano di nuovi ed è sempre bello, molto arricchente ed entusiasmante, ci si ricarica a vicenda.
Questa mi sembra una cosa molto importante per chi desidera crescere nella spiritualità propria della Salette. Per quanto riguarda l'incontro vero e proprio è stato molto positivo, veramente le cose vissute sono state tante perchè comunque ogni incontro,ogni celebrazione e preghiera era particolare e profonda, ti toccava e ti faceva sentire un'emozione speciale nel cuore. Mi ha colpito particolarmente il clima di serenità che si è creato tra di noi durante quei giorni di permanenza. Nonostante la difficoltà linguistica riuscivamo a comunicare (ma come si sa noi italiani siamo molto capaci di esprimerci anche attraverso i gesti quando non si può con le parole). Certamente la mole di "lavoro" da fare è tanta, puo' spaventarci, anche se penso che, se si comincia a guardarle dal lato giusto, un piano per volta, saremo sicuri di poter arrivare in cima pur con qualche difficoltà. Questo non deve scoraggiarci perchè possiamo contare sempre sull'aiuto di Colei che ci ha permesso di far parte di questa Grande famiglia dei Laici Salettini. “ Anna

Partecipo già da alcuni anni agli Incontri dei Laici Salettini e devo dire che, fin dall’inizio, sono stati per me soprattutto un’occasione preziosa di ampliare la mia conoscenza della “Salette” che fino ad allora era limitata all’ esperienza della realtà locale salettina che vivevo a Torino. Ogni volta, in questi Incontri, sperimento la gioia di rivederci, una forte unione e condivisione, un senso di appartenenza alla famiglia salettina che, di anno in anno, è andato sempre più crescendo. Anche dopo questo incontro torno a casa con tanto entusiasmo e con la consapevolezza che il nostro progredire in questo cammino a livello europeo è frutto della nostra presenza e partecipazione a questi Incontri ma soprattutto del nostro spenderci al servizio del carisma della Salette dove ognuno di noi vive.” Antonella

E' bello essere qui a questo Incontro Europeo, abbiamo individuato un percorso comune di formazione e di preghiera e il proposito di avere uno statuto unico. Ho preso coscienza di essere un laico salettino: ho un’identità, un gruppo di fratelli e sorelle con un intento comune , dettato dal carisma che la nostra “Mamma” ci ha donato: la riconciliazione. In un momento difficile della storia umana caratterizzato da guerre, divisioni, ingiustizie sociali, quando molte persone hanno escluso Dio dalla propria vita mettendo l’uomo al centro , la nostra famiglia di laici, in sintonia con i sacerdoti e le religiose, getta un seme di speranza per portare solidarietà e pace. E’ bello sentirsi in cammino, aver iniziato un percorso di conversione, la “ teshuvà” il ritorno a casa. Una strada da fare insieme: noi salettini, tutti i cristiani e l’umanità intera, nel segno di Maria. Parafrasando l’inizio de “I racconti di un pellegrino russo” mi sento di dire : “Per grazia di Dio sono uomo e cristiano, per azioni grande peccatore, per vocazione laico salettino” “ ROBERTO La delegazione italo-sapagnola

Print Friendly, PDF & Email

Alcune informazioni su GMG 2016 a Cracovia.

Registrazione dei partecipanti ha cominciato  nel luglio 2015. Ha diverse opzioni e pacchetti. Questa registrazione è un prerequisito per la partecipazione alla GMG. Noi come Comitato Organizativo  possiamo aiutarvi e fornire ulteriori informazioni. Se avete domande o volete piu informazioni, vi prega di scrivere al indirizzo:  Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.Le vostre domande e le nostre risposte saranno pubblicate sotto guesto articolo.

A seconda delle opzioni di scelta in fase di registrazione on-line, faremo tutto il possibile per accontentarvi durante l'incontro (26-31 luglio 2016) nel territorio della nostra parrocchia di Cracovia  via Cegielniana o nelle parrocchie vicine. Se scegliete di partecipare alla preparazione della GMG nelle altre diocesi in Polonia, siete obbligati a contattare il coordinatore di questa diocesi. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito web www.krakow2016.com/it in italiano.

E 'davvero molto importante per registrarsi sul sito ufficiale del GMG, perché non abbiamo l'opportunità di accogliere persone che vengono "in privato" senza passare attraverso il sito ufficiale.


Vi invitiamo caldamente a visitare la Polonia e partecipare alla Giornata Mondiale della Gioventù 2016 a Cracovia.

Padre Piotr Szweda MS

Print Friendly, PDF & Email

Vi presentiamo un nuovo libro su La Salette scritto da Padre Celeste Cerroni.

"Il 19 settembre ’2015 è il 169mo anniversario dell'Apparizione di Maria a La Salette. Viviamo spiritualmente questa bellissima ricorrenza. Proprio in questa occasione esce il libro: La Salette, l'Urgenza della riconciliazione con il creato

Chi ordina il libro in questo anno lo pagherà € 5,00 + spese postali per spedizione. Lo ritengo un sussidio importante per la spiritualità della creazione e dei nuovi stili di vita."

                                             P. Celeste Cerroni ms.

 

Print Friendly, PDF & Email
1- UNA MADRE TRA DI NOI

Dal Vangelo di Giovanni 19, 25-27
25 Stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala.26Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». 27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell'ora il discepolo l'accolse con sé.
Questo è il Vangelo che la chiesa ha scelto per la messa de La Salette. Per chi sale al Santuario e per noi oggi, dopo aver ascoltato il Messaggio, la prima esperienza concreta è questa: A La Salette Maria appare come una Madre tra noi.

a- Massimino nel vedere questa Bella Signora che piangeva e soprattutto il vestito che aveva dice in un interrogatorio: “sembrava una mamma di Valjouffraj venuta su questo monte a piangere”. Infatti la Madonna aveva cuffia, scialle, un bel vestito, il grembiule, questo era il vestito festivo delle donne di quei paesi di montagna. Ha poi aggiunto: “io volevo dirle: non piangete, vi consoleremo noi”

b- I due ragazzi odono all’improvviso una voce, come una musica all’orecchio che li invita: “venite avanti figli miei, non abbiate paura” I ragazzi attratti dalla dolcezza di questo invito corrono incontro a Lei che nel frattempo si alza e fa 4 passi. Che madre! Oggi, all’inizio di questo incontro, dice anche a noi: Vieni avanti figlio mio, non aver paura, sono qui per raccontarti una grande e bella notizia.

c- Con quanta tenerezza Lei, per 6 volte, nel suo Messaggio pronuncia l’espressione “Figli miei” e una volta al singolare dice:”ma tu figlio mio”.

d- Sei volte, parlando di Gesù, lo chiama “Mio Figlio”. Maria appare a La Salette per aiutare “noi suoi figli” ad incontrare suo Figlio. Lei è la Madre del Vangelo che ci porta a Gesù e ci dice:”fate tutto quello che vi dirà”. Questo è anche il cammino che faremo in questi giorni che culmineranno nella celebrazione del perdono di Assisi

e- Se contempliamo la seconda scena dell’Apparizione vediamo Maria con i piedi per terra e i due ragazzi talmente vicini a Lei che “ nessuno poteva passare tra loro e Lei”. Guardate che bella questa Madre che, piangendo, si piega per parlare con i suoi figli. Oggi si china su di noi. Vuole parlare a ciascuno di noi.

Canto: Vergin de La Salette

2- MADRE DI RICONCILIAZIONE

Maria è invocata come la Riconciliatrice dei Peccatori. Diciamo insieme:
“ Nostra Signora de La Salette Riconciliatrice dei peccatori,pregate sempre per noi che a Te ricorriamo.”
Nella Messa in Onore della Madonna de La Salette la preghiera dataci dalla Chiesa dice:
“O Dio, che hai riconciliato a te il mondo nel sangue prezioso del tuo Figlio e a Lui,ai piedi della Croce hai associato Maria, sua madre, come Riconciliatrice dei peccatori, per la sua materna intercessione concedi a noi il perdono delle colpe e una rinnovata esperienza del tuo amore”.
 
1° Segno: IL CROCIFISSO DE LA SALETTE - RICONCILIARSI CON DIO
Maria appare con questo grande Crocifisso sul petto. I bambini, mentre fissano la Madonna, durante il lungo discorso, si accorgono che la sorgente di tutta quella luce che impregna la vita della “Bella Signora” e crea un alone che avvolge anche loro due è il Crocifisso che porta sul suo cuore. E’ talmente luminoso che a momenti sembrava vivo, che si muovesse. Non ci ricorda “L’agnello immolato che sta ritto dinanzi al Padre e intercede per noi?” (Apocalisse). E’ il Crocifisso/Risorto, il Cristo della Pasqua, il centro della vita di Maria e che deve diventare anche il centro della nostra vita.
Ai lati del Crocifisso vi è il martello che serve per inchiodare, quindi segno del peccato. Le tenaglie servono per togliere i chiodi, quindi segno della riparazione e del nostro impegno a lenire e curare le ferite dei Crocifissi di oggi; sono il segno della chiamata di tutti alla santità.
A La Salette Maria piangendo ci chiede di ritornare a Dio; infatti inizia il suo Messaggio ricordandoci il peccato centrale “Se il mio popolo non vuole sottomettersi”. Il nostro peccato ci fa rivivere il peccato di Adamo ed Eva che consiste nel non voler vivere da figli di Dio, ma nella superbia, essere come Lui
Poi Maria piangendo ci ricorda che questo rifiuto di Dio si concretizza: a- Nel rifiuto del giorno della festa e del Signore:
“ Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e nessuno me lo vuol concedere”
b- Invece di adorare il nome di Gesù, infatti non c’è altro nome nel quale veniamo salvati, Lei dice:
“coloro che conducono i carri non fanno che bestemmiare il nume di mio Figlio. Sono queste le due cose che tannto aggravano il braccio di mio Figlio”
Per ritornare a Lui, nella seconda parte del Messaggio, Maria ci indica questa via:
- pregare bene ogni giorno sera e mattino
- celebrare consapevolmente e attivamente la domenica come giorno del Signore in cui la comunità si riunisce attorno al Risorto e alla sua mensa, fatta della Parola e del Pane
- vivere in pienezza il tempo di grazia e “favorevole” della conversione e del perdono dei peccati
- vivere intensamente la quaresima che ci porta riscoperta della vera identità di Gesù e ,con Maria, ci si rimette alla sua sequela.
- sapere che ogni nostro attimo e la storia di ogni essere umano è avvolta dalla presenza e dall’amore di Dio (terra di Coin).
L’icona centrale dell’Apparizione de La Salette è Maria ai piedi della Croce di Gesù.
 
2° Segno: Maria appare con il Grembiule Riconciliarsi con il fratello
A La Salette vi è anche l’icona di Maria di Nazareth “la Serva del Signore”.
- Appare con il grembiule del servizio e per farsi capire dai ragazzi, Maria nella seconda parte del Messaggio parla il dialetto di Corps.
– Piange perché vi è la carestia, ed è proprio della concretezza di una madre il modo con cui Maria ci parla del grano, patate,noci,uva che si guastano; soprattutto piange perché i bambini “muoiono tra le braccia dei loro cari”.
- Maria ci dice: “E’ per colpa vostra e voi non ci fate caso”. Infatti in quel periodo come oggi a farla da padrone è l’egoismo ( i ricchi si accaparravano il grano per venderlo ad un prezzo maggiore; oggi la nostra società al centro mette la finanza, il guadagno e non il servizio dell’uomo)
– Maria, come Gesù nell’ultima cena, si presenta con il grembiule e ci chiede di ritornare ad essere suoi figli; se siamo suoi figli siamo fratelli tra noi. Ecco il forte invito della Serva del Signore: * Ricostituite la fraternità, come?: *” Con ogni umiltà, dolcezza e magnanimità, sopportandovi a vicenda nell’amore, avendo a cuore di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace” (Ef 4,1-2)
* Superate il vostro egoismo e apritevi alla solidarietà e non abbiate paura di mettere i nostri piccoli doni (cinque pani e due pesci) nelle mani di Gesù; Lui solo saprà moltiplicarli ed evitare che tanti nostri fratelli muoiano di fame sia materiale che spirituale.
* Diventate la Chiesa del grembiule! Solo se avremo servito, potremo parlare e saremo creduti. Maria vuole accendere il nostro cuore e il nostro impegno per il volontariato, per il servizio, nelle nostre comunità parrocchiali, a favore dei poveri e, per chi è chiamato da Gesù e da Maria, fare di tutta la sua vita un dono a Dio e ai fratelli.
 
3° Segno: Maria appare con le scarpe Riconciliarsi con il creato
Maria appare a La Salette come una donna matura (50 anni?) e non come la giovane della grotta di Massabielle (Lourdes). A differenza della altre apparizioni, a La Salette appare con le scarpe, prima si siede sulla roccia della Montagna poi cammina sul prato per 40 metri. – Perché ha le scarpe? * Ci vuole dire che Lei è la nostra sorella, anche Lei creatura; Lei che è “l’Immacolata” e la “Tutta santa” come la pregheremo nella festa dell’Assunta, scende nel Valloncello del Sezia per dirci simbolicamente che scende nei nostri valloncelli prodotti dal peccato. Ci chiede di ritornare a Suo Figlio; guidati da Lei che ci dice : “andiamo, figli miei” ci chiede di metterci alla sua sequela, seguirlo sulla via della Croce per raggiungere la Gloria. Infatti L’apparizione de La Salette termina con l’icona dell’Assunta. * Il prato sul quale poggiava i suoi piedi in quel periodo, dopo un’estate molto calda, era secco e aveva il colore giallo/avorio del deserto. Maria ci dice: come nel libro della genesi, il giardino della Creazione che l’uomo doveva custodire e coltivare è diventato,a causa del peccato, con il diluvio un luogo di morte, cosi voi con il vostro peccato avete ridotto il giardino di Dio in un deserto, dove c’è fame, morte, guerra, rifugiati. * Nel Messaggio di Maria dopo il primo “se” che abbiamo meditato poco sopra, proprio al centro del Messaggio pronuncia il secondo: “Se si convertono”. Ecco perché Maria appare a La Salette: per dirci che la conversione non è un’illusione; è una vera possibilità, gratuitamente dataci dal suo Figlio, morto per tutti perché tutti vivano in lui. La nostra conversione verso Dio e i fratelli sarà vera se ritorneremo ad amare la terra “la nostra casa comune.

“Possiamo affermare che il primo messaggio che La Salette offre al pellegrino è il suo rapporto con il creato proprio lì dove si sente piccolo e grato di poter contemplare uno scenario così bello”.(Heliodoro). La creazione è il primo libro attraverso il quale Dio ci parla. Il deserto deve tornare ad essere il giardino della creazione o della Risurrezione. Nel giardino della Risurrezione Maria Maddalena ( e oggi anche noi) si sente dire: “Donna perché piangi?” Poi Lei si rivolge all’ortolano e dice ” Se l’hai portato via tu dimmi dove l’hai posto che andrò a prenderlo”. Sentendosi chiamata per nome “Maria” scopre che il custode del giardino della Risurrezione è il Risorto. Noi chiamati per nome da Maria qui a Salmata dobbiamo scoprire che la custode di “nostra Madre Terra”, del giardino terrestre, è Maria che nel messaggio dice: “ mi è stato affidato il compito... - da chi? Da Gesù- ma voi non ci fate caso”
Possiamo perciò scoprire come Maria, con la sua apparizione voglia farci ricuperare le tre dimensioni strutturali che derivano dalla creazione: Riconciliti con Dio, con i fratelli e con il creato. Nessuno può viverne una tralasciando le altre. Ciascuno è impegnato sui tre fronti e ciascuno in maniera diversa secondo la sua vocazione, che se è cristiana non può tralasciare nessuna delle tre dimensioni; rotta una relazione si rompono tutte tre.

Solo con queste tre dimensioni essenziali l'uo¬mo è riconciliato con se stesso.
p. Celeste Cerroni MS
Print Friendly, PDF & Email
Pagina 7 di 18
Vai all'inizio della pagina