Congregazione dei Missionari di N.S. de La Salette
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Festa de La Salette, 19/09/2014
“Ebbene, figli miei, fatelo conoscere a tutto il mio popolo” (Maria a La Salette)
“Risvegliate il mondo” (Papa Francesco)
Carissimi Confratelli,
sono davvero felice di augurare, anche quest’anno, Buona Festa patronale a tutti voi che, presenti nei 5 continenti e mossi sempre da un rinnovato e indiscutibile amore alla Chiesa e alla nostra Congregazione, siete impegnati nell’annuncio della Buona Novella del Vangelo alla luce del messaggio di riconciliazione di Maria a La Salette.
Che la Vergine piangente de La Salette protegga e benedica ognuno di voi e anche i numerosi amici e i laici salettini che, con grande coraggio e encomiabile spirito di sacrificio e di servizio, condividono con voi le gioie, le sfide e le difficoltà della missione.
Questa celebrazione annuale ci invita, ancora una volta, a rileggere e ripensare la nostra storia personale con gli occhi, la mente e il cuore del Dio della Bibbia che sceglie il suo popolo, fa alleanza con lui e si fa suo compagno di viaggio. E poi a riscoprire in noi stessi la bellezza della nostra vocazione religiosa e missionaria rimotivando, qualora fosse necessario, lo spirito di appartenenza alla nostra grande famiglia religiosa salettina.
Papa Francesco, nell’incontro del 29 novembre scorso, ha chiesto ai Superiori Generali che i religiosi dedichino le loro migliori energie umane e carismatiche a “risvegliare il mondo” in questo particolare e difficile momento che esso e la Chiesa stanno vivendo.
Il verbo “risvegliare” evoca sonno, stanchezza, scoraggiamento, valori assopiti, distrazione spirituale, superficialità e disinteresse nei confronti della fede. Sono atteggiamenti negativi che il mondo e il popolo di Dio in particolare conoscono bene in quanto ogni giorno ne fanno l’esperienza sulla propria pelle. In altre parole, rendere dinamico e accattivante l’annuncio del Vangelo agli occhi del mondo d’oggi, è la grande missione che Papa Francesco ha affidato alla vita religiosa.
La storia della Chiesa, con la santità di vita di molti suoi membri, attesta chiaramente che nei momenti di crisi e di difficoltà di ogni specie, la vita religiosa ha sempre costituito un punto di riferimento significativo per la ripresa e la qualità della sua missione e un richiamo forte alla fedeltà evangelica.
Perché questo invito del Papa possa rivelarsi davvero positivo e utile, il cambiamento deve iniziare anzitutto da ognuno di noi. Abituati sempre a parlare agli altri, siamo portati a dimenticare troppo facilmente che i primi ad essere evangelizzati siamo proprio noi. Siamo anzitutto noi che abbiamo bisogno di convertirci restaurando nella quotidianità della nostra esistenza la fedeltà alla consacrazione religiosa che a volte forse abbiamo sottovalutato o non curato abbastanza.
Siamo noi che abbiamo bisogno di “risvegliare” la nostra coscienza e il nostro modo di vivere per conformarli maggiormente allo stile di vita di Cristo. Solo così la nostra testimonianza potrà rendere un servizio generoso, adeguato e proficuo alla evangelizzazione. Il grosso equivoco nel quale facilmente possiamo cadere è quello di credere che tutto questo discorso riguardi gli altri e non noi stessi. Così facendo in effetti rischiamo di perdere una provvidenziale occasione di rendere la nostra vita religiosa propositiva e alternativa ai valori proposti e caldeggiati dal mondo di oggi.
La celebrazione dell’Anno dedicato alla Vita Consacrata nel 2015 è nata proprio dal forte desiderio di stimolare i consacrati a far sì che il loro modo di vivere la sequela di Cristo diventi “memoria efficace e vivente del Vangelo”.
Per questo motivo, la Chiesa auspica che “l’Anno della VC diventi davvero un’occasione di studio, ricerca, approfondimento e verifica per la vita religiosa in tutto il mondo, perché brilli sempre di più la luce della santità che dal volto di Cristo si propaga a tutti coloro che hanno scelto di seguirlo più da vicino nella scelta della radicalità evangelica”. (Lettera della CIVSVA ai Superiori Generali, agosto 2014)
Mi auguro che tale auspicio si trasformi in un impegno personale e comunitario per tutti i membri della nostra Congregazione.
Adagiarci su quanto di bene che abbiamo potuto fare fin qui senza proiettare il nostro sguardo al di là del presente e dell’orizzonte entro il quale agiamo ogni giorno , non è di aiuto né alla Chiesa né a noi stessi. Dobbiamo sempre rialzarci e riprendere il cammino ben sapendo che, come diceva Romano Guardini, il cristiano, e a maggior ragione, il religioso sono degli esseri in continua ricerca di Dio e di come meglio servirlo nel mondo e nella Chiesa di oggi.
Maria a La Salette, inviandoci in missione come Massimino e Melania, ci chiede di essere gli annunciatori della Buona Novella del Vangelo a partire dall’esperienza che di essa abbiamo potuto fare personalmente.
Prima di svegliare gli altri, quindi, dobbiamo sforzarci di “svegliare” noi stessi dal possibile e temibile torpore spirituale, comunitario e apostolico nel quale, senza saperlo, possiamo talvolta cadere.
Dal 27 luglio al 2 agosto 2014 ha avuto luogo il 3° incontro dei giovani laici salettini d’Europa nella nostra casa di Mörschwil (Svizzera). Esso è stato organizzato dalla KEP ( Commissione Provinciali MS d’Europa). Vi hanno partecipato una sessantina di giovani provenienti da ben 7 nazioni e accompagnati dai loro animatori. Una cosa davvero meravigliosa vedere tanti giovani diversi per età, provenienza, lingua e colore della pelle stare insieme per 4 giorni mossi dallo stesso ideale di ascoltare e approfondire il messaggio di conversione e riconciliazione della Bella Signora. E’ un’esperienza che ci fa guardare con fiducia ad un futuro migliore. Questi giovani, entusiasti e ripieni del carisma salettino possono davvero diventare fermento di rinnovamento e di riconciliazione in questo nostro mondo segnato da divisioni e contraddizioni. Mentre affido alla protezione di Maria il cammino umano e spirituale dei giovani che ho avuto la gioia di incontrare in Svizzera, incoraggio di cuore questi incontri nella speranza che si ripetano nel tempo.
La nostra comunità salettina spagnola è in festa perché il 19 settembre prossimo, celebrerà il 150mo anniversario della devozione alla Madonna de La Salette in Siador.. In quell’occasione è prevista anche la solenne incoronazione, da parte del vescovo locale, della statua della Vergine che troneggia dalla nicchia sovrastante l’altare maggiore del piccolo Santuario. Grato dell’invito rivoltomi dai confratelli spagnoli, avrò il piacere di essere presente al gioioso avvenimento a nome di tutta la Congregazione. Assieme alla comunità religiosa e ai tanti laici della “Fraternità salettina” presenti in Spagna ringraziamo il Signore di questo lieto evento.
Domandiamogli di continuare a benedire il lavoro apostolico dei nostri confratelli e la grazia di nuove vocazioni, religiose e laiche, che si dedichino con gioia e entusiasmo al ministero della riconciliazione che la Bella Signora ha evocato nella sua apparizione. E’ interessante notare come la Spagna sia stato uno dei primi paesi, dopo la Francia, ad accogliere e propagandare il messaggio e la devozione alla Vergine de La Salette ad opera soprattutto dei laici. Ne fanno fede i numerosi santuari e cappelle disseminati su tutto il territorio.
A seguito dell’allontanamento del Signor Pascal Lacroix, il nuovo Direttore del Santuario de La Salette (Francia) sarà il P. Baris Bernard MS, (USA) a partire dal 9 gennaio 2015. Il Padre, che al presente è membro del “Comitato pro Santuario”, porterà con sé nel suo nuovo ministero a La Salette l’esperienza maturata in tanti anni di generoso e fruttuoso servizio reso all’amministrazione economica della sua Provincia d’origine. Lo ringrazio di cuore a nome della Congregazione per la sua disponibilità a prendere in mano la non facile direzione del Santuario che dovrà portare avanti di concerto con la comunità internazionale, maschile e femminile, e i numerosi collaboratori laici presenti in loco. Un grazie sincero e riconoscente va, inoltre, a P. Skip, Superiore Provinciale degli USA e al suo Consiglio, per aver assecondato positivamente la richiesta rivoltagli dal Consiglio Generale di mettere a disposizione del santuario di Francia il P. Baris per la durata di tre anni.
Dal canto suo, Suor Elisabetta, Superiora Generale SNDS, procederà alla nomina di una Suora al fine di assicurare la continuità nell’incarico di Tesoriere dell’APS a partire da gennaio 2015.
Così facendo, con l’inizio del nuovo anno (2015), la gestione del santuario ritornerà, dopo una decina di anni, completamene nelle mani delle due Congregazioni salettine, MS e SNDS. Vi invito a pregare la Vergine perché questo progetto porti i frutti da tutti noi auspicati.
Sono lieto, infine, di presentarvi il tema “ Ascoltiamo il grido dei poveri”, nel contesto della “Giustizia, Pace e Riconciliazione” per l’anno 2015, con una riflessione che troverete in allegato a questa mia lettera augurale. Mi auguro che, come già accaduto precedentemente, quanto viene proposto alla nostra attenzione sia fatto oggetto non solo di preghiera e studio personale ma anche di scambio fraterno in comunità al fine di aprire sempre di più l’orizzonte del nostro cuore, della nostra mente e del nostro ministero pastorale, alla dimensione socio-ecclesiale, di indiscussa attualità del nostro Carisma e del messaggio de La Salette.
Con la promessa di ricordarvi alla Vergine Riconciliatrice, nel 168mo anniversario della sua apparizione a La Salette, insieme al Consiglio Generale, vi benedico augurando a tutti e a ciascuno una felice e santa festa patronale.
Fraternamente vostro, P. Silvano Marisa MS
Cari amici “Laici salettini” il 10 settembre è la vostra festa. Come ben sapete, essa è stata istituita al termine del 1°incontro internazionale (2011) che si è tenuto al santuario de La Salette dal 1 al 10 settembre.
A nome del Consiglio Generale sono lieto di porgere a tutti voi, presenti in ogni parte del globo, i miei più sentiti e amichevoli auguri di Buona Festa e di vicinanza spirituale in questo giorno molto importante e significativo per voi e anche per noi missionari.
Ciò che ci accomuna è la spiritualità e l’amore alla missione che affondano le loro radici nel messaggio di riconciliazione e di conversione che la Bella Signora ci ha proposto nella sua apparizione a La Salette. Dobbiamo essere anzitutto noi a calare nella nostra vita di ogni giorno i suggerimenti della Vergine piangente perché possiamo diventare credibili testimoni della Buona Novella. La vostra presenza in mezzo a noi e la vostra collaborazione nel servizio alla Chiesa sono molto preziose e ci auguriamo che possano svilupparsi sempre di più. La Chiesa ha bisogno di voi, del vostro entusiasmo e della vostra testimonianza come pure le nostre comunità e la nostra Congregazione.
La Vergine de La Salette, nostra Madre comune, vi sostenga nel vostro cammino di approfondimento della fede e nell’annuncio del Vangelo della gioia e benedica i vostri propositi. P. Silvano Marisa MS
REJS III
Incontro europeo giovani salettini – Morshwill 2014.
Ad un anno di distanza dall’incontro tenutosi in Francia, al santuario di Notre Dame De La Salette, si è tenuta la terza edizione di questo meraviglioso evento, che riunisce i giovani salettini da tutta Europa: Spagna, Inghilterra, Francia, Italia, Svizzera, Polonia, Germania.
Come ogni anno il fulcro dell’incontro è il rapporto con Dio, la riconciliazione. Quest’anno più dell’anno scorso si è vissuto il tema del perdono e della misericordia, grazie a conferenze basate su testimonianze di vita, incentrate sulla fede e molto pratiche, che han messo i ragazzi a tu per tu con la loro coscienza e i loro peccati, permettendo una rinascita e una gioia nuova probabilmente assopita per molti.
Tuttavia l’incontro non è stato solo teorico, si sono infatti susseguiti molti momenti di svago e crescita insieme, interculturale, tra danze, canti, giochi. Tra i ragazzi si è creato quindi un clima di unione e fraternità, che neppure il problema delle lingue diverse ha frenato.
L’attiva partecipazione dei sacerdoti, poi, ha consentito un totale senso di tranquillità e serenità, con la costante percezione della presenza di Dio tra noi.
Altro fondamentale tassello di quest’anno è stato il contributo indispensabile delle famiglie svizzere, che hanno accolto i ragazzi nelle loro case, dimostrando un gesto non solo estremamente cristiano, ma anche istruttivo per tutti quanti, che in loro hanno trovato una seconda famiglia, una immensa disponibilità, e dei compagni di viaggio, a cui raccontare le loro esperienze, parlando ad esempio de La Salette.
I frutti non hanno tardato ad arrivare, ed infatti il gruppo italiano ha evangelizzato, se così si può dire, alcuni passeggeri in aereo, insegnando loro il messaggio salettino.
Gian Francesco
REJS III
(Film)
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This time it was Mörschwil in Switzerland that hosted the European Youth Meeting of La Salette. This is the third time that small groups of young people from our parishes in Poland, Switzerland, Germany, Spain, Italy, England and France took part in the international meeting, which lasted from July 28 to August 2. Participants from these seven countries, together with their priests and a group of La Salette Sisters (SNDS), engaged in a rich program which included prayer, witnessing, games and sports. The young people were “adopted” by various Swiss families, who provided them with accomodation. The program itself took place in Unterewaid Gymnasium, empty now that school is not in session. Enriched by their shared faith, the youth experiencing this encounter, not at all hampered by their different languages, decided to meet again next year, this time in Salmata, Italy. The attached videos contain snapshots of the meeting.
Il tema di questo numero estivo de La Salette è di annunciare con coraggio e gioia il Vangelo. La nostra gioia deriva dalla certezza di sapere che il Signore Gesù è vivo, ci salva, è presente nella vita quotidiana delle persone e mai si dimentica di noi. Per cui la gioia viene da “un incontro personale con Gesù”, al quale si giunge sia attraverso la ricerca del Maestro ma anche con la decisione di lasciarci trovare da Lui. Durante queste vacanze quante occasioni abbiamo per testimoniare la nostra gioia di sentirci amati da Gesù.
La Vergine nella seconda parte del messaggio, dopo aver parlato della bestemmia e della profanazione del settimo giorno, afferma come a causa di
questa profanazione le patate si guastino, il grano si ammali, l' uva marcisca, si guastino tutti i prodotti del suolo di cui il popolo vive. Tutto è compromesso in forza del peccato.
L'ordine fisico non è indifferente all'ordine morale; i due ordini non sono divisi. Questo coordinarsi dell'ordine fisico all'ordine morale per noi è misterioso. Dopo il peccato non ci appare chiaramente, ma non possiamo negarlo. E il fatto di non poterlo negare trova una conferma nelle parole della Vergine.
La creazione non ha in sé la ragione d'essere; essa è nella volontà di Dio. Nessuna cosa creata ha in sé la ragione sufficiente d'essere; nessuna è necessaria. Da che cosa dipende allora se non dal-la volontà libera di Dio? Se la creazione riposa sulla volontà di Dio, come può sussistere contro questa volontà? Qui è il fondamento del rapporto fra ordine fisico e ordine morale. Riservandola a una redenzione futura, Dio non permette che il peccato dell'uomo debba far precipitare nel nulla la creazione, ma solo la pazienza di Dio sospende il decreto della morte e della fine. L'abbandono del Figlio non è il suo intervento diretto al casti-go e alla condanna, ma è un lasciare al male di compiere la propria rovina. La sua preghiera, unitamente alla «cura» della Madre per i figli, sospende in grande misura il male che dovrebbe conseguire naturalmente al peccato. Anzi la preghiera del Cristo e della Vergine nonostante tutto sembra assicurare la salvezza. La Vergine parla di castighi temporali, non sembra minacciare la dannazione eterna. E poi la conformità della volontà dell'uomo al volere di Dio che dà all'uomo un potere reale sulla creazione perché nella misura in cui l'umanità ritorna ad essere una con Dio, anche la creazione, che è legata all'uomo, ritorna ad avere insieme all'uomo una salvezza.
Il rapporto dell'uomo con Dio determina il rapporto della creazione con 1' uomo. Se l'uomo non vive in pace con Dio, se rompe la sua alleanza con lui, anche la creazione rompe la sua alleanza con l'uomo. Al contrario dalla fedeltà dell'uomo all'alleanza con Dio, la creazione intera ritorna amica dell'uomo. E quanto insegna nell'Antico Testamento il profeta Osea (2,23-24):
Per questo in risposta a questi mali che producono morte chiede una conversione degli uomini che non è ancora la fine del mondo presente, promette una miracolosa fecondità: «Se si convertono, le pietre e le rocce si tramuteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi». Si è accennato più volte alla promessa, conviene soffermarci un poco su queste parole. Nel messaggio, i castighi sembrano prevalere sulla promessa; di fatto l'una e gli altri confermano l'insegnamento di un rapporto fra l'ordine morale e l'ordine fisico.
In questo coordinamento tra ordine fisico e ordine morale il Maria ci fa prendere coscienza che sono i santi che, non solo mantengono il mondo, ma lo fanno vivere. Questo insegnamento che ci sembra così strano, lo troviamo negli scritti dei primi secoli della chiesa. Il primo scritto apologetico cristiano, l'Apologia di Aristide, che risale a pochi anni dopo la morte dell'ultimo apostolo, fa questa stupefacente affermazione: «E per la preghiera dei cristiani che il mondo sussiste». Pochi anni dopo veniva scritta la Lettera a Diogneto; vi si legge: «Quello che l' anima è nel corpo, questo sono i cristiani nel mondo. Come il corpo vive perché vi è un'anima che gli dona la vita, così il mondo vive perché vi sono i cristiani. Se l'anima sfugge dal corpo, il corpo si disfà; così se i cristiani non fossero nel mondo, il mondo cadrebbe nel nulla».
P. Celeste Cerroni MS
La Provincia Italiana si e riunita a Salmata nei giorni 16 -20 giunio per il Capitolo Provinciale.
Quasi tutti religiosi erano presenti. Il nuovo Consiglio Provinciale e stato eletto giovedi. E composto da:
1-P. Heliodoro Santiago Bernardos- Provinciale
2-P. Gian Matteo Roggio-Vicario e primo consigliere
3-P. Carmelo Raco-secondo consigliere.
A questa foto sono presenti tutti partecipanti al Capitolo.
Commissione Internazionale Giustizia, Pace e Integrità della Creazione (JPIC)*
La Commissione della Congregazione: Giustizia, Pace e Integrità della creazione (JPIC), che esisteva nella precedente Amministrazione Generale, ha ricevuto l'approvazione al Capitolo Generale del 2012, e ne ha richiesto il suo "rinnovamento e ri-composizione". [Cfr. decisione # 8, Capitolo generale del 2012.]
Lo stesso Capitolo ha affermato che "la nostra vita e missione sono vissute alla luce dell'opzione preferenziale per i poveri e delle esigenze della Giustizia e della Pace". [Cfr. La nostra visione di una Comunità piena di Doni e Unita, a fondamento delle decisioni del Capitolo generale 2012.]
Questa visione trova il fondamento nei profeti dell'Antico Testamento, che hanno dato voce alle preoccupazioni di Dio, e ne troviamo l’eco nei Salmi: canti del popolo di Dio in adorazione. Questa è l'atmosfera in cui Gesù è cresciuto come uomo e ha fatto discernimento della sua vocazione di essere l’annunciatore del Regno di Dio. (Ricordiamo come ha citato il profeta Isaia, annunciando il suo ruolo nell’annuncio del Vangelo [Luca 4:18-22].)
E 'questo il ruolo che Lui ha trasmesso agli apostoli e, attraverso loro, alla Chiesa. Abbiamo ampia testimonianza del continuo discernimento della Chiesa su questioni di Giustizia e Pace dall’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII. Nel corso degli anni gli insegnamenti sociali della Chiesa sono cresciuti a tal punto che ci rendiamo conto che JPIC non è un problema; piuttosto è il punto di vista attraverso il quale la Chiesa comprende il Vangelo e si confronta con il mondo.
Il Capitolo Generale nella Decisione N ° 8 del 2012 collega chiaramente questo tema alla riconciliazione, nostro carisma specifico, e insiste sul fatto che ne esploriamo ulteriormente i collegamenti inerenti. Come espressione del nostro carisma, abbiamo capito che, JPIC non deve essere identificato con una linea di azione, ma con una spiritualità evangelica, un modo di relazionarci con Dio, con se stessi, con gli altri e con il mondo. Questa spiritualità è il frutto della conversione sia personale che comunitaria. Con questa attitudine rinnovata, guardiamo di nuovo alle nostre Costituzioni e documenti del passato per capire che spesso abbiamo avuto la preoccupazione per le opere di Giustizia, Pace e per la creazione senza nominarli come tali.
E’ compito di questa Commissione dare nome e concretezza a queste opere nella nostra vita, carisma e missione. Siamo chiamati ad animare i laboratori e le strutture di JPIC in ogni Provincia della Congregazione, e di supportare gli sforzi provinciali dell’ JPIC agendo come “casa di chiarificazione” delle informazioni tra le azioni che avvengono nella provincia e nella Congregazione.
* Usando le iniziali GPIC stiamo seguendo l'organizzazione dei Superiori Generali (USG e UISG) delle congregazioni religiose, che hanno estratto la comprensione della giustizia e della pace dai documenti del Vaticano II. All'inizio del suo pontificato, San Giovanni Paolo II, ha aggiunto l'idea di una preoccupazione per l'ambiente, portandola allo stesso livello di Giustizia e Pace. Per questo motivo vi è stata l’aggiunta di "Integrità della creazione".
STRUTTURE
• La Commissione Internazionale è composta da 7 membri
• Le riunioni della Commissione internazionale avvengono una volta ogni due anni. Nel frattempo lavoreranno attraverso Internet.
• I membri della Commissione Internazionale JPIC sono nominati dal Generale per sei anni e possono essere rinnovati.
• Ogni Provincia istituirà una commissione provinciale JPIC composta da almeno tre membri: un Sacerdote o fratello salettino, un seminarista de La Salette e un laico. Per motivi di continuità, il mandato del Sacerdote o del fratello non scade con il termine del Consiglio provinciale, e può essere rinnovato.
• La JPIC Commissione Provinciale opera sotto l'autorità provinciale e viene invitata due volte l'anno per una riunione con il Consiglio Provinciale.
• La commissione provinciale JPIC anima le attività della Provincia e comunica informazioni adeguate sui problemi e le attività. Ogni anno, nel mese di gennaio, la Commissione Provinciale fornirà alla Commissione internazionale una relazione scritta sulle attività in Provincia, affinché possa essere condivisa con la Congregazione.
Per motivo di concretezza, suggeriamo che i documenti provenienti dalle varie lingue usino JPIC per quanto concerne questa configurazione. La relazione sarà tradotta nelle varie lingue come segue:
1 POR – Justiça, Paz e Integridade da Criação.
2 PL - Sprawiedliwość, Pokój i Ochrona Stworzenia
3 FR – Justice, Paix et Integrite de la Création
4 DE – Gerechtigkeit, Frieden und Bewahrung der Schöpfung
5 IT – Giustizia, Pace e Integrità del Creazione
6 SP - Justicia, Paz y Integridad de la Creación
Incontro Europeo Laici de La Salette
Dębowiec 11-15 SETTEMBRE 2014
" Se si convertono le rocce diventeranno mucchi di grano....”
La vocazione e la missione del Laico Salettino Europeo. Sfide e mezzi.
PROGRAMMA DELL’INCONTRO
Giovedì 11 settembre
raggiungere Dębowiec – https://goo.gl/maps/anrui
18.00 Cena, agenda di domani, sistemazione nelle camere - presentazione del Santuario di Debowiec
21.00 Processione mariana
Venerdì 12 settembre
7.40 Lodi
8.00 Colazione
8.40 Presentazione dei gruppi partecipanti all’Incontro Europeo
9.30 Pausa
9.45 Sintesi dell’Incontro Europeo 2012, presentazione dei laici nei diversi paesi secondo i 7 punti di Salmata, presentazione del tema dell’Incontro: "La vocazione e la missione del laico salettino europeo. Sfide e mezzi"
10.30 Domande per la discussione
12.00 Eucaristia
13.00 Pranzo
15.30 Conferenza : “La Dottrina Sociale della Chiesa nel contesto di La Salette” P. Henryk Przeździecki MS
16.30 Pausa caffè
16.45 Lavoro in gruppi linguistici (la Giustizia e la Pace in occasione della conferenza)
18.30 Preparazione alla confessione
19.00 Cena
20.15 Confessione
21.00 Processione mariana
Sabato 13 Settembre
7.40 Lodi
8.00 Colazione
8.40 Conferenza “La Salette in risposta ad un allontanamento dalla Chiesa” Z. Pałys MS
9.40 Pausa
10.00 Domande per la discussione
11.00 Lavoro in gruppi linguistici
12.00 Eucaristia
13.00 Pranzo
14.30 Passeggiata per conoscere Dębowiec
15.00 Corona della Divina Misericordia
16.00 Presentazione Apostolato della Famiglia Salettina (ARS)
16.20 Presentazione Scuola della Nuova Evangelizzazione,
17.00 Pausa
17.30 Presentazione Ritiri per le Coppie (Rzeszów) e Pastorale dei Divorziati (Dębowiec)
19.00 Cena
21.00 Processione mariana
Domenica 14 Settembre
7.00 Santa Messa nella Basilica di Dębowiec
8.00 Colazione
9.00 Partenza per Kobylanka, Dukla, http://goo.gl/maps/4RFHH
13.00 Pranzo
15.30 Tempo libero
17.00 “Quale simbolo ci può unire?” Proposte.
18.00 Conclusioni : propositi e impegni per il futuro
19.00 Cena
20.00 Una serata folklorica
21.00 Processione mariana
Lunedì 15 Settembre
7.40 Colazione
Partenza
I partecipanti devono portare a Dębowiec un cuore aperto per ascoltare gli altri che parlano un'altra lingua, disponibilità a collaborare e la Bibbia. La sistemazione a Dębowiec sarà in camere da due o tre letti con bagno. Per chi arriva a Cracovia con l’aereo sarà organizzato il trasporto in autobus A/R da Cracovia a Dębowiec. Si prega però di segnalare in precedenza.
Una proposta delle spese che suggeriamo ai nostri ospiti:
per i nostri ospiti che arrivano in macchina direttamente a Dębowiec giovedi sera, 11 settembre e partono da Dębowiec lunedi mattina il 14 settembre: costo 125 €;
per coloro che non arrivano in macchina a Dębowiec, ma il 11 settembre arriveranno a Varsavia, a Cracovia, o a Rzeszow e da lì partiranno il 14 settembre, le spese supplementari di trasporto avanti e indietro: € 45; per coloro che desiderano arrivare prima e di rimanere più a lungo a Cracovia o altrove: 25€/giorno con prima colazione
Se i nostri ospiti vogliono prolungare soggiorno prima o dopo la riunione, e se vogliono visitare luoghi interessanti, vi preghiamo di contattarci e informare in precedenza. Una volta che avrete fissato itinerario e prenotato vostro biglietto, si prega di inviare le informazioni.
Ulteriori informazioni sono disponibili presso:
P. Henryk Przeździecki MS, henrykpms @ gmail.com
P. Jacek Sokołowski MS, telefono 0048 12 266 32 34 (seminario, Cracovia)
P. Zbigniew Pałys MS, telefono 0048 13 441 31 90 (Centro per la Riconciliazione Dębowiec)
Una risposta al grido della Terra
· In occasione della giornata mondiale dell’acqua esce il documento «Francescani per l’ecologia» ·
21 marzo 2014
La Commissione interfrancescana di giustizia, pace e integrità del creato — composta dai delegati dei ministri generali dei frati minori, dei conventuali, dei cappuccini, del terzo ordine regolare e dei presidenti dell’ordine francescano secolare e della Conferenza francescana internazionale del terzo ordine regolare — propone alla famiglia francescana, e non solo, un testo suggestivo sulla consapevolezza e sull’impegno ecologico. L’occasione è data dal trentacinquesimo anniversario della proclamazione di san Francesco d’Assisi a «celeste patrono dei cultori dell’ecologia» da parte di Giovanni Paolo ii, con la bolla Inter sanctos del 29 novembre 1979. La riflessione, intitolata Francescani per l’ecologia, è disponibile sul sito in rete www.francis35.org (in più lingue e con ulteriore materiale sul tema).
Per la pubblicazione è stata scelta la data simbolica del 22 marzo, che le Nazioni Unite hanno dichiarato, nel 1992, Giornata mondiale dell’acqua. «Laudato si’, mi’ Signore, per sor’Acqua, la quale è multo utile et humile et pretiosa et casta», dice san Francesco nel Cantico delle creature, anche se non va attribuita retroattivamente al santo di Assisi la sensibilità tutta contemporanea per la penuria di risorse e nemmeno un protezionismo a oltranza nei confronti del creato. Nell’xii-xiii secolo, infatti, erano gli uomini a temere la natura e le sue manifestazioni incontenibili, non viceversa. Di fatto la situazione si è capovolta negli ultimi due secoli, prima con l’industrializzazione senza regole e poi con l’insinuarsi di una mentalità di iperconsumismo individualizzato. Quest’ultima non va solo riferita, ingenuamente, all’atto dell’acquisto e del consumo, ma a uno stile di vita culturalmente e psicologicamente connotato che comporta l’incrociarsi e il vicendevole rafforzarsi di cultura dello scarto, cultura dello spreco e cultura della rottamazione. Atteggiamenti, come ci ha ricordato Papa Francesco fin dai primi giorni del suo pontificato, innanzitutto antiumani, che tradiscono in radice la vocazione umana, non solo cristiana, del “custodire”. Atteggiamenti che impoveriscono la Terra di tutti, rendendola più fragile e mettendo a rischio l’ambiente che le generazioni dopo di noi riceveranno in eredità, contravvenendo così a ogni responsabilità nei loro confronti.
La riflessione della Commissione interfrancescana prende avvio dalla figura di san Francesco e dal suo apporto di novità alla relazione con il mondo: «Francesco ha fatto esperienza della presenza di Dio nel Creato. Egli ha intuito che il “naturale” indica e partecipa al “sovrannaturale”. Ha percepito che il Dio che è divenuto carne in Gesù Cristo è ancora, e lo sarà sempre, incarnato nel mondo». Senza teorizzarlo, il santo di Assisi risolve in modo intuitivo e partendo da presupposti spirituali il rapporto naturale-soprannaturale, per cui non è necessario togliere consistenza alle cose create per dare maggiore gloria a Dio. Al contrario, la creazione è convocata nel giubilo e nella responsorialità della lode nei confronti dell’Altissimo, onnipotente, buon Signore.
La riflessione continua valorizzando l’insegnamento degli ultimi tre Papi sul tema dell’ecologia, a partire dagli interventi pionieristici di Giovanni Paolo ii, in particolare il messaggio per la Giornata mondiale della pace del 1990: pace con Dio creatore, pace con tutto il creato. Da quel momento espressioni quali “vocazione ecologica” e “conversione ecologica” entrano a pieno titolo nel vocabolario cattolico e si respinge con determinazione l’accusa mossa al cristianesimo di aver legittimato — sulla base di una lettura riduttiva delle prime pagine della Scrittura, in particolare Genesi, 1-3 — lo sfruttamento della creazione. Esattamente mezzo secolo fa, Lynn White, sulla rivista «Science» (155/1964), aveva puntato il dito contro l’“arroganza cristiana” ritenuta prima responsabile della crisi ecologica dei nostri giorni. Vi è anche da dire, puntualizza il documento, che «negli ultimi anni della sua vita Giovanni Paolo ii ha collegato in modo ancora più esplicito la preoccupazione ecologica con i principi della dottrina sociale della Chiesa, affermando che la prosperità umana è di altrettanto vitale importanza della prosperità fisica del Creato. Il “grido della terra” non può essere separato dal “grido dei poveri”».
L’insegnamento, di grande intensità, di Benedetto xvi sull’ecologia resta fino a oggi quello maggiormente sviluppato da un Papa su questo tema, che viene affrontato da molteplici punti di vista e sempre con grande attenzione sia all’ecologia umana che all’ecologia sociale. Si cita, come condensato del suo pensiero, il n. 51 di Caritas in veritate: «La Chiesa ha una responsabilità per il creato e deve far valere questa responsabilità anche in pubblico. E facendolo deve difendere non solo la terra, l’acqua e l’aria come doni della creazione appartenenti a tutti. Deve proteggere soprattutto l’uomo contro la distruzione di se stesso». Per quanto riguarda Papa Francesco, si fa notare come egli ci abbia abituati fin da subito a un’ecologia della cura a carattere integrale: «Quando non ci prendiamo cura del creato e dei fratelli, allora trova spazio la distruzione e il cuore inaridisce» (Omelia del 19 marzo 2013).
Il documento dedica poi un ampio paragrafo a Ecologia e recupero delle tradizioni religiose. Ogni tradizione religiosa ha bisogno di essere purificata da scorie di teorie che possono essere usate contro l’ambiente, che direttamente o indirettamente giustificano un uso irresponsabile e non sostenibile delle risorse. Si tratta di non abbassare mai la guardia per individuare, da una parte, ogni manipolazione di dottrine religiose in senso antiecologico per poi focalizzare quanto meglio possibile, dall’altra parte, l’apporto specifico che ogni tradizione religiosa può dare alla soluzione o almeno all’affrontamento della gravissima crisi ecologica che incombe sul pianeta. Dal punto di vista cristiano, secondo i redattori del testo, «l’esempio preso dalla tradizione cattolica di san Francesco di Assisi può ispirarci a rispondere con amore, compassione e generosità al grido della terra».
La riflessione della commissione nella sua parte finale passa in rassegna alcune significative esperienze promosse da discepoli e discepole del santo di Assisi che nell’oggi, con la stessa sensibilità spirituale e la medesima libertà, vogliono attualizzarne l’insegnamento. Spicca la partecipazione alla Conferenza delle Nazioni Unite Rio+20 e al contemporaneo Vertice dei popoli (che si sono svolti a Rio de Janeiro, in Brasile, dal 15 al 23 giugno 2012) di cinquantasei membri della famiglia francescana di ogni parte del mondo. Intenso anche il lavoro di advocacy all’Onu di Franciscans International (che compie venticinque anni) per affrontare casi di ingiustizia ambientale o per migliorare le politiche nazionali in modo da proteggere popolazioni e pianeta.
«Cosa posso fare io?», si chiederanno in tanti. Gli atteggiamenti estremi da evitare sono, da una parte, quell’ideologia ecologista che diventa cattiva maestra di vita e non raramente fa debordare l’ecoattivismo in ecoterrorismo, e dall’altra una sorta di sonnambulismo irresponsabile che non vuol vedere i problemi e preferisce voltare le spalle a una situazione giudicata irrimediabile. Qual è, allora, il comportamento più corretto? Servono piccoli e concreti passi verso una grande meta, coinvolgendo nell’impresa uomini e donne di buona volontà nel nome di Francesco d’Assisi. Insieme, è possibile.
Ugo Sartorio
Programma del incontro
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Lunedi 28 Luglio |
17.00 |
Arrivo dei partecipanti |
18,45 |
Cena presentazione gruppi e formazione della Comunità |
20,30 |
Partenza per le famiglie che accolgono, alloggio |
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Martedi 29 Luglio |
08,00 |
Colazione |
09,00 |
Preghiera del mattino e presentazione dei frutti della predicazione |
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di Messaggio della Nostra Signora di La Salette |
10,00 |
Corsa nel terreno ignoto (Gruppi internazionali) |
12,00 |
Pranzo |
14,00 |
1. Conferenza L'amore di Dio |
15,00 |
Lavoro nei gruppi |
17,00 |
l'Eucaristia |
18,00 |
Cena |
19,00 |
Balla con noi (serata culturale) |
20,30 |
Partenza per le famiglie che accolgono, alloggio |
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Mercoledì 30 luglio |
08,00 |
Colazione |
09,00 |
preghiera del mattino |
09,15 |
2 Conferenza – Il Peccato |
10,15 |
Lavoro nei gruppi |
12,00 |
Pranzo |
14,00 |
Lago di Costanza (bagno, tempo di rilasso, escursione) |
18,00 |
Cena |
19,00 |
L'eucaristia |
20,30 |
Partenza per le famiglie che accolgono, alloggio |
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Giovedi 31 Luglio |
08,00 |
colazione |
09,00 |
preghiera del mattino |
09,15 |
3 Conferenza - Gesù unico salvatore |
10,15 |
Lavoro nei gruppi |
12,00 |
Pranzo |
13,00 |
torneo di calcio |
16,00 |
4 Conferenza Fede e conversione |
17,00 |
Lavoro nei gruppi |
18,00 |
Cena |
18,45 |
Adorazione del Santissimo Sacramento e confessioni |
20,30 |
l'Eucaristia insieme con le famiglie ospitanti |
21,30 |
Partenza per le famiglie che accolgono, alloggio |
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Venerdì 1 agosto |
08,00 |
colazione |
09,00 |
pellegrinaggio al St. Gallen, Rosario |
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visita della cattedrale e la città |
14,00 |
Pranzo |
16,00 |
5 Conferenza Santo Spirito |
17,00 |
Lavoro nei gruppi |
18,00 |
l'Eucaristia |
20,00 |
Cena |
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Sabato 2 agosto |
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08,00 |
l'Eucaristia |
09,00 |
Colazione |
09,30 |
Viaggio di ritorno a casa |