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30 – 07 / 4 – 08 / 2015
“..proclamando il vangelo di Dio, Gesù diceva:
"Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino;
convertitevi e credete nel Vangelo".(Mc 1,14b-15)
"Se si convertono" (Maria a La Salette)
PROGRAMMA:
Giovedì 30 luglio:
Dalle ore 16,00: Arrivo, accoglienza e sistemazione dei vari gruppi;
Ore 19,00: Presentazione dell’esperienza e momento di preghiera.
Ore 19,30: Cena
Ore 20,30: presentazione e animazione culturale (avvisare i responsabili dei vari gruppi affinché ogni paese arrivi all'incontro già con una proposta di animazione);
Ore 22,30: Silenzio.
Venerdì 31 luglio:
Ore 8,00: Colazione
Ore 9,00: Preghiera Inghilterra
Ore 9,30: Maria madre di riconciliazione (P. Celeste)
Testimonianza
Gesto
Ore 11,00: Tempo di riflessione personale e di lettura del messaggio.
Ore 11,30: Condivisione in gruppi internazionali:
- La presenzia di Maria nella mia vita.
– Come vivere concretamente l’esperienza della Riconciliazione proposta da Maria a La Salette?
Ore 13,00: Pranzo
Ore 14,30: Momento sportivo: (per gruppi internazionali)
Calcetto / Pallavolo / Palla tennis
Ore 16,00: Caccia al tesoro a tema salettino
Percorsi: 1.- La Costa / Colle / Pascigliano / Salmata
2.- Pascigliano /Colle / La Costa / Salmata
Ore 18,00: Eucaristia p. Silvano preparazione gruppo internazionale
Ore 19,30: Cena
Ore 21,00: Preghiera / Adorazione, stile di Taizé, (P. Piotr J.)
Ore 22,30. Silenzio
Sabato 1 agosto:
Ore 8,00: Colazione
Ore 9,00: Preghiera gruppo di Polonia
Ore 9,30: Lasciamoci riconciliare con Dio. Testimonianza (gruppo Ucraina)
Gesto:
Ore 11,30: Eucaristia p. Celeste, preparazione gruppo d'Italia
Ore 13,00: Pranzo
Ore 14:30 Momento sportivo: (per gruppi internazionali)
Calcetto / Pallavolo / Palla tennis
Ore 16,30: Strumento della sua pace (P. Heliodoro)
Consegna delle parole della preghiera di Francesco, tempo personale di riflessione, condivisione per gruppi, condivisione in gruppo grande.
Gesto:
Consegna del foglietto per l’esame di coscienza; le confessioni si faranno domani nel cammino ad Assisi.
Ore 19,30: Cena
Ore 21,00: Rosario e fiaccolata con la gente del posto alla fine momento di festa insieme.
Ore 22,30: Silenzio
Domenica 2 agosto:
Ore 6,00: Partenza per Assisi con possibilità di confessioni itineranti nel primo tratto del cammino;
Sosta nel Santuario della Madonna dei Tre fossi
Continuiamo per Assisi
Ore 12,30: Arrivo ad Assisi e pranzo a sacco.
Visita di san Damiano/santa Chiara e san Francesco per arrivare a Santa Maria degli Angeli quando arrivano i gruppi di giovani per il perdono.
18,00 Messa "celebrazione del perdono di Assisi" vescovo d'Assisi
Ore 20,00: Pizza per tutti.
Ore 22,30: Rientro a Salmata e Silenzio.
Lunedì 3 agosto:
Ore 9,00: Colazione
Ore 9,30: Preghiera gruppo di Francia
Ore 10,00: è dando che si riceve.
Testimonianza gruppo francese
Gesto:
Ore 11,30: Condivisione in gruppi internazionali:
- l’esperienza del perdono di Assisi
- Sii rivoluzionario, scegli come Maria e Francesco la pace
Ore 13,00: Pranzo
Ore 14,30: Tour culturale Cavi di Frasassi
Ore 19,00: Eucaristia di chiusura. p. Henryk preparazione gruppo di Polonia
Ore 20,00: Cena
Ore 21,30: Valutazione dell’esperienza, gesto di invio
Polonia 2016.
Ore 23,00: Silenzio
Martedì 4 agosto:
Ore 7,30: colazione e saluti.
Ore 8,00: Saluti e partenza.
La nostra missione, in quanto comunita' religiosa, non differisce da quella di Gesu' o da quella della Chiesa che cerca di incarnare la sua missione nel mondo contemporaneo: proclamare in modo efficace il Regno di Dio, essere canali dell'amore salvifico di Dio e messaggeri di speranza nella nostra societa'. I punti seguenti non possono non essere menzionatI.
1. Essere un Missionario di Nostra Signora di La Salette non significa ricevere una missione diversa dal Vangelo o dalla Chiesa, ma da' unita' alle nostre vite e attivita'. Ci consideriamo dei riconciliatori e crediamo che il mondo abbia un grande bisogno di conoscere la speranza che il nostro messaggio contiene. Attraverso la meditazione e la preghiera ritorniamo all'evento di La Salette al fine di lasciarlo inspirare le nostre vite e i nostri ministeri.
2. "Missione" e' un termine molto piu' ampio che ministero. In quanto Missionari di La Salette ci impegnamo in svariati ministeri. Quanro portiamo ad ognuno di essi e' l'invito alla conversione e riconciliazione, che eccheggia l'invito di Nostra Signora alla Santa Montagna.
3. In quanto membri di una comunita' religiosa abbiamo realizzato che la nostra missione si esprime non soltanto neI vari ministeri che ci vedono impegnati, ma anche nella maniera con cui viviamo come fratelli. Il modo con cui ci trattiamo, il modo con cui interagiamo con il popolo di Dio e la maniera con cui viviamo I, nostro pellegrinaggio su questa terra - tutto questo viene rivisitato alla luce dell'evento di La Salette per essere maggiormente illuminato. La testimonianza, pertanto, e' una parte importante della nostra missione, e cerchiamo non soltanto di predicare un messaggio di riconciliazione, ma di esprimerlo anche nelle nostra vita comunitaria.
4. Un'area di crecita riguarda la consapevolezza dell'importanza del laicato. Abbiamo preso conoscenza di noi stessi come dei partners con i laici in una e medesima missione, di modo che questi non sono dei meri recioienti di quanto predichiamo, ma dei compagni di predicazione. Molti di loro sono convinti quanto noi dell'importanza del messaggio di riconciliazione. Pertanto essi lasciano che le loro vite siano plasmate dalla spiritualita', dal carisma e dalla missione di La Salette.
5. Essendo una congregazione internazionale, percepiamo le parole conclusive di Maria nel suo messaggio come un invito ad apprezzare la nostra missione a livello mondiale. Anche se siamo, chiaramente, sempre incarnati nella cultura e nel paese in cui siamo chiamati a servire, continuiamo a mantenere il nostro cuore aperto a quanto accade nel mondo. Possiamo essere chiamati a servire in un paese non nostro, e per questo la cultura e I ministeri possono essere diversi, ma la missione rimane sempre la medesima.
Quando il Concilio Vaticano Secondo promulgo' il documento riguardante il rinnovamento della vita religiosa (Perfectae Caritatis), esso mise in atto un processo in cui i vari istituti religiosi vennero invitati a ritornare ai loro rispettivi fondatori o fondatrici e a riscoprire quanto aveva dato nascita ai loro instituti. I fondatori dei vari instituti incarnarono un'intuizione particolare tratta dal Vangelo, dalla persona di Gesu' e/o dalla chiesa che determino' azioni specifiche (la cura dei poveri, l'educazione dei bambini, l'assistenza ai moribondi, il ritiro in luoghi solitari per dedicarsi alla preghiera ...) a beneficio degli altri. Questo "quid" particolare fu chiamato carisma, termine preso a prestito da San Paolo (vedi, per esempio 1Cor 12, 4). San Paolo fa riferimento ai doni o grazie elargiti ad individui per il beneficio di tutta la chiesa.
Il ritorno ai propri fondatori e fondatrici ha dato l'occasione ai religiosi di entrare in contatto con il particolare carisma che fu alle radici della loro fondazione. Noi Missionari di Nostra Signora di La Salette, anche se riconosciamo il ruolo importante del Vescovo di Grenoble (Monsignor De Bruillard) per la nostra esistenza, ritorniamo all'evento dell'apparizione di Nostra Signora a La Salette al fine di comprendere cio' che siamo chiamati ad essere e a fare. Il messaggio di Nostra Signora di La Salette certamente richiama quello di San Paolo quando scrive, "Siate riconciliati con Dio ... Ora e' il tempo favorevole (2Cor 20b e 6, 2)." Anche se Nostra Signora non ha mai utilizzato il termine riconciliazione nel suo messaggio ai due pastorelli, Ia parola riconciliazione e' implicita nell'invito alla conversione di cui ha frequentemente parlato. E non a caso, poco tempo dopo l'apparizione si inizio' a rivolgersi a lei nelle preghiere con il titolo di "riconciliatrice dei peccatori".
"Pertanto, noi Missionari di Nostra Signora di La Salette, consideriamo la riconciliazione il nostro carisma. Non rimpiazza il Vangelo o la Chiesa, ma provvede piuttosto la prospettiva da cui leggere le Scritture, oltre che uno slancio nei vari ministeri che svolgiamo. Riconosciamo Gesu' come colui che ha dato la sua vita per noi di modo che noi potessimo essere riconciliati con il Padre. Siamo impegnati in una grande varieta' di ministeri, anche se diamo un'attenzione particolare alla riconciliazione delle singole persone. Non siamo la sola comunita' religiosa ad avere questo carisma, e nemmeno vogliamo attribuirci una posizione particolare all'interno della Chiesa. Piuttosto, coniugato con l'apparizione, il nostro carisma vuole offrire tanto la motivazione che un punto focalizzatore per le nostre vite e per I nostri ministeri. (jgb).
"Formazione" e' un termine utilizzato per indicare lo studio e il percorso formativo volto a confermare una vocazione. Dal momento che viviamo in un mondo che esperisce veloci cambiamenti, siamo giunti alla conclusione che la formazione coinvolge un percorso che dura tutta una vita. Di conseguenza, parliamo del periodo di preparazione alla professione religiosa e/o ordinazione presbiterale come "formazione iniziale", mentre utilizziamo l'espressione "formazione permanente" per indicare un percorso di rinnovamento della propria vocazione. Nonostante questa basilare differenza, ogni programma formativo include studi accademici, percorsi di sviluppo umano, vita ministeriale e comunitaria, oltre che la famigliarizzazione con gli insegnamenti della Chiesa, sia universale che locale. Accanto a tutto cio', vi sono delle tematiche proprie alla spiritualita' La Salette: la storia della nostra Congregazione, la storia dell'Apparizione, studi Mariani e la teologia e la pratica della riconciliazione (cf. "Carisma").
Dal momento che la nostra Congregazione e' internazionale quanto alla sua missione, vi sono delle aspettative e/o opportunita' che promuovono tale coscientizzazione, tanto nella formazione iniziale che in quella permanente. Per esempio, prima della Professione Perpetua, tutti i membri che la richiedono si ritrovano insieme per un mese di preparazione. Tra le opportunita' offerte a quanti sono nella formazione permanente vi sono quelle proposte dal Santuario alla Santa Montagna di La Salette (Francia) e quelle proposte dalle singole Provincie della Congregazione. Detto questo, vogliamo anche sottolineare che, da ultimo, e' Dio a guidare la formazione, ovunque essa sia. Si tratta di un vero e proprio esercizio di fede, volto a discernere la presenza dello Spirito Santo. Che cosa Dio ci sta dicendo?
Come riconosciamo la, sua voce? Come rispondiamo? Il compito di quanti sono coinvolti nella formazione e' quello di tenere deste queste domande in tutti coloro che vi sono coinvolti. E questo richiama a quanto ha fatto Maria per il suo popolo a La Salette, chiamandoci ad essere coscienti e a rispondere alla voce di Dio. Ci ha assicurato che questo e' un percorso di conversione, e che tale conversione ci conduce a una pienezza di vita. A questo lavoriamo in tutti I nostri percorsi formativi. (JGB)
Dal 1 al 26 Luglio 2015, il Santuario di Nostra Signora di La Salette (Francia) sta ospitando, per il secondo anno consecutivo, il programma PPP, acronimo per “Preparazione Professione Perpetua”.
Molteplici gli aspetti a rendere questi giorni un momento di benedizione e grazia: il clima internazionale del gruppo con rappresentanti dall’Angola (11), dal Brasile (5), dalle Filippine (4), dall’India (6), dalla Polonia (3), dal Madagascar (9), dal Nord America (2), Myanmar (2), più tutto il Consiglio Generale, guidato dal P. Generale Silvano Maria, MS; il luogo stesso del santuario e delle montagne circostanti che ci riporta al “principio”, di nuovo al seno materno, dove tutto è cominciato, il 19 Settembre 1846.
E infine la compagnia della “Bella Signora” di La Salette. La sua presenza materna ha accompagnato il cammino di tutti noi, provenienti dai quattro angoli della terra. Una presenza che ci invita ad accostarci a Lei e al Figlio; una presenza che ci fa guardare alle nostre storie con il senso del mistero; al nostro presente con gratitudine; al nostro futuro con speranza. Un grazie di cuore al Consiglio Generale che con cura e passione anima le nostre giornate, al quanto piene, ma molto fruttuose.
E un grazie a P. Richard, Superiore della Comunità Internazionale che anima il Santuario di Nostra Signora di La Salette, al P. Manuel, Rettore, al P. Bernard, Direttore e a tutta la Comunità Internazionale del Santuario per l’accoglienza fraterna e generosa. Grazie per accompagnarci al “principio” che ci ha generato. Che ci sostiene. E che ci accompagnerà a valle, alla fine del programma e della professione perpetua, per continuare a fare conoscere le riconcilianti parole che la “Bella Signora” rivolse a Massimino e Melania, e che oggi, con mistero e tenerezza, rivolge a tutti noi. Grazie.
Flavio Gillio
El santuario de Ntra. Sra. de la Saleta de Siador debe su existencia a D. Francisco Mª de Rivas Taboada, nacido en Santiago de Compostela el 17 de octubre 1802, residió durante muchos años en la parroquia de Siador. Conoce D. Francisco el acontecimiento de la Aparición por la prensa y más en profundidad gracias a D. Narciso de Peñalver quien lleno de entusiasmo por propagar la Aparición dispuso que se tradujesen e imprimiesen miles de ejemplares de las obras referentes a la Aparición que se habían publicado en Francia. En 1862, D. Francisco, después de mantener una correspondencia intensa con D. Florencio Sanz, decidió con gran ilusión poner manos a la obra y establecer el culto de la Stma. Virgen María de la Saleta en la parroquia de Siador y en otros pueblos de Galicia.
El 25 de enero de 1863 se inicia en la capilla de Sestelo, enclavada en la parroquia de San Miguel de Siador, la novena a Ntra. Sra. de la Saleta ante una de las estampas que le había enviado el Sr. Sanz “pudiendo asegurar, según afirma D. Francisco en los Anales del Santuario de Siador, haber sido el primer culto que a la Reina de los Cielos se tributó en Galicia bajo la advocación de la Saleta”.
“La novena se celebraba por la noche, el tiempo estaba horroroso y las noches frías y oscuras, y sin embargo la concurrencia fue tan numerosa que no sólo asistieron los vecinos de esta parroquia de Siador, sino también muchos de la inmediata de Santa María de Cortegada”.
Vista la devoción de toda la comarca a Ntra. Sra. de la Saleta y especialmente la de los habitantes de la parroquia de Siador e inmediatas, y estimulado por algunas personas piadosas, D. Francisco María de Rivas decide proponer una subscripción con la cantidad que cada cual decidiese aportar para mandar construir un grupo de imágenes que representase la Aparición de María a los dos pastorcitos de la Saleta, y tributarle el debido culto en la iglesia parroquial de Siador. Con indecible entusiasmo la propuesta es aceptada.
El 26 de junio de 1864, la imagen de la Saleta con los pastores llega a la capilla de Sestelo, donde se celebra a las 12:00 la Eucaristía en la que participa con singular recogimiento una gran asamblea.
Una vez finalizadas las obras de un camarín en la parte lateral izquierda del templo parroquial, el 8 de abril de 1865 se traslada la imagen, donde permanecerá hasta 1926, año en que se coloca en el altar mayor, lugar en que actualmente es venerada.
La comunidad de Misioneros de la Saleta en Valladolid comienza en 1983 los contactos con el Obispo de Lugo, D. José Gómez González, para llevar a cabo el proyecto de atender el Santuario de la Saleta en Siador, proyecto que se hace realidad el 4 de marzo de 1984.
Al año siguiente de llegar a Siador se empiezan a adquirir terrenos que luego harán posible lo que hoy es zona de camping con las facilidades necesarias para que en los meses de verano asociaciones diversas y grupos puedan realizar acampadas y otras actividades.
La Comunidad de Siador al principio habitó en una pequeña casa enclavada en la parroquia. Después de un periodo de discernimiento se decidió construir un nuevo edificio que sirviera al mismo tiempo como residencia comunitaria y como centro para acoger a personas y grupos con inquietud espiritual. A finales de julio del 93, una vez obtenido del Ayuntamiento el permiso de edificar, se inician las obras. El acto simbólico de la colocación de la primera piedra se tiene el 20 de mayo de 1994. Aunque ya llevábamos meses viviendo en ella, fue el 2 de septiembre del 95 cuando se inaugura oficialmente la nueva residencia.
En la actualidad residen en ella los saletinos P. Gerardo Comeau, P. Amador Marugán, P. José Catanga y Hno. Jaime Agüero, quienes, junto con la atención de la Parroquia-Santuario de Siador, tambien atienden otras parroquias de la zona.
En el ayuntamiento de Silleda fue y sigue siendo grande la devoción a Ntra. Sra. de la Saleta, que se manifiesta cultualmente sobre todo cada año el 19 de septiembre y durante la novena que precede a este día celebrada mañana y tarde. Dentro de la misma es muy concurrida la procesión de antorchas que se realiza el día 17.
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En noviembre de 2001 se crea la “Fundación Santuario de Nuesta Señora de la Saleta de Siador”, con personalidad jurídica. Su socio fundador es D. Roberto-José Rivas, descendiente de D. Francisco-María de Rivas, a quien, como ya se ha señalado, se debe el culto a Ntra. Sra. de la Saleta en Siador y en buena parte de Galicia.
La finalidad de la Fundación es la difusión saletina, el impulso del Santuario y cuanto concierne al mantenimiento, reparación y conservación del mismo y de su entorno ambiental; finalidad que no se ha quedado en el papel. Hasta la fecha gracias a la Fundacción se han llevado a cabo, entre otras, importantes restauraciones en el templo, así como la iluminación externa del mismo; así mismo, la reparación y acondicionamiento de edificaciones en la plaza de la iglesia.
Se debe, también, a la Fundación una estatua de Ntra. Sra. de la Saleta de gran tamaño, en bronce; y otra, en piedra, ubicada en una robleda de dos hectáreas, que linda con el Santuario, y adquirida por la Fundación para servicio del mismo en el 2006.
Su contribución a la celebración del Año jubilar ha sido decisiva, siendo de destacar, principalmente la exposición “Silleda en el siglo XIX” con sus tres Salas, “Civil”, “Saleta” y “Arte Sacro” durante los meses de junio a agosto de 2014, y las publicaciones y muy interesantes conferencias que con este motivo se impartieron.
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A principios de los 90, la Fraternidad saletina de Siador va cogiendo fuerza como grupo de seglares con la finalidad de vivir la vida cristiana bajo el prisma de la Reconciliación desde el Evangelio y a la luz de la Aparición y el Mensaje de Ntra. Sra. de La Saleta.
Sus Estatutos son aprobados por el Obispo de Lugo, D. José Gómez González, en septiembre de 1993. En ellos se indica que la Fraternidad pretende que los asociados tengan espíritu misionero siendo miembros activos de la Iglesia y ciudadanos comprometidos orando y trabajando para ofrecer reconciliación.
A lo largo del año se realizan diversas actividades: la Asamblea General al inicio de cada curso, retiros, Día del Fraterno, peregrinaciones-excursiones, envío de hojas informativas y de reflexión, visitas a otros santuarios marianos y saletinos... Mediante apadrinamientos se ayuda a niños necesitados de países en vías de desarrollo.
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Con ocasión del 150 aniversario del culto a María bajo la advocación de Ntra. Sra. de la Saleta en Siador, acabamos de celebrar un Año jublilar saletino, inugurado por Mons. Alfonso Carrasco, obispo de nuestra diócesis de Lugo, en la Eucaristía solemne del 19 de septiembre de 2013 y clausurado con la Coronación canónica de la imagen de Ntra. Sra. de la Saleta el 19 de septiembre de 2014.
A lo largo del Año jubilar hemos tenido como objetivo y seguimos teniendo en la actualidad lo expresado en la oración propia de dicho Año: - Que el eco de las palabras de María dirigidas a su Pueblo, la Iglesia, a través de Maximino y Melaina, continúe resonando en este Santuario.
- Que su auxilio maternal se prolongue reavivando nuestra fe, reafirmando nuestra esperanza y consolidando nuestro amor.
- Que ella, compañera fiel de nuestro peregrina, que con corazón maternal sale a nuestro encuentro, nos ayude a acercarnos más a su Hijo Jesús, a amarlo por encima de todo.
- Que descubramos, según el mensaje de su aparición misericordiosa, en la oración confiada, en la Palabra acogida, en la Eucaristía celebrada, en la penitencia practicada, la grandeza de la vida de su Hijo, la inmensidad de su amor, la maravilla de su salvación, y, jubilosos, ensalcemos su Nombre.
En fin, que ella inspire y aliente nuestras acciones, encuentros y celebraciones para que todo contribuya a ser más hijos del Padre y hermanos en Cristo, unidos por el amor del Santo Espíritu.
“Non abbiate paura, è risorto. Vi precederà in Galilea”
( Mc 16, 6-7)
“E’ la vostra vita che deve parlare, una vita dalla quale
traspare la gioia e la bellezza del vivere il Vangelo e di seguire Cristo”
( Francesco, Lettera ai consacrati, n.1)
Carissimi Confratelli,
Buona e Santa Pasqua a tutti!
Che la luce della Risurrezione illumini la mente, il cuore e le scelte di ognuno in questo anno dedicato alla Vita Consacrata.
Se la Quaresima, appena conclusa, ci ha spronato a guardare dentro di noi per scoprire le ragioni profonde e ultime della nostra storia di uomini e di religiosi, la Pasqua mette in noi la certezza che Dio non viene mai meno alle sue promesse, che una vita nuova è ancora possibile e “che Dio continua sempre a porsi come guida del nostro cammino”.
L’anno della Vita Consacrata che stiamo vivendo ci invita a ringraziare e lodare il Signore per il dono della vita Religiosa e a far <memoria della fede>. Questa ci offre radici di continuità e perseveranza: una identità forte per riconoscerci parte di una vicenda, di una storia. La rilettura della fede del cammino percorso non si ferma ai grandi eventi, ma ci aiuta a rileggere la storia personale, scandendola in tappe efficaci” e aiutandoci a scoprire come le orme di Dio, lungo il cammino della nostra vita, si confondano con le nostre. ( cfr. Scrutate, 5 Civcsva) .
Continuiamo a lasciarci interpellare dalla Parola di Dio e dall’urgenza e necessità di mettere sempre più al centro della nostra vita la Persona di Cristo. Questi due elementi possono davvero “ essere garanzia di autenticità e di qualità per il presente e per il futuro della nostra vita di consacrati” (cfr.Scrutate, 7 CIVCSVA).
La Pasqua ci chiama a divenire testimoni gioiosi della persona di Cristo e della sua Risurrezione e ad essere annunciatori coraggiosi della sua Parola. Tutto questo fa parte del DNA della nostra spiritualità salettina che normalmente riassumiamo in una parola: riconciliazione.
“ Testimone del Vangelo – ricorda papa Francesco – è uno che ha incontrato Gesù Cristo, che lo ha conosciuto, o meglio, si è sentito conosciuto da Lui, riconosciuto, rispettato, amato, perdonato e questo incontro lo ha toccato in profondità, lo ha riempito di una gioia nuova, un nuovo significato per la vita. E questo traspare, si comunica, si trasmette agli altri ” ( Francesco, Discorso al MAC, < 29 marzo 2014> ).
L’incontro con Cristo ha veramente cambiato o sta cambiando la mia e la nostra vita? Possiamo davvero anche noi dire che siamo risorti con Cristo?
Viviamo con intensità la gioia della Pasqua e non lasciamocela rubare da nessuno.
Il prossimo 8 dicembre, con l’ apertura della Porta Santa della basilica di S. Pietro, inizierà un Anno giubilare straordinario dedicato alla misericordia nel cinquantesimo della chiusura del Concilio Vaticano II. Papa Francesco il 13 marzo scorso ha accompagnato l’annuncio di detto evento, con queste parole: “ così tutta la Chiesa in questo Giubileo potrà trovare la gioia per riscoprire e rendere feconda la misericordia di Dio con la quale siamo chiamati a dare consolazione a ogni uomo e a ogni donna del nostro tempo” ( Francesco, 13 marzo 2015 ).
Noi Missionari de la Salette non dobbiamo che rallegraci con il Papa che ci ricorda come la misericordia sia l’ essenza e il cuore del vangelo. Coniugare poi la riconciliazione e la misericordia nel ministero di ogni giorno sarà la missione che ognuno di noi e la nostra Congregazione si sforzeranno di realizzare durante tutto il prossimo Anno Santo.
Che la Vergine de La Salette, Madre della riconciliazione, ci accompagni in quest’anno della vita Consacrata a riscoprire le ragioni profonde del nostro essere religiosi in mezzo al popolo di Dio e della nostra appartenenza alla Congregazione. Nello stesso tempo ci aiuti a preparare il nostro cuore e la nostra mente ad accogliere come dono speciale l’Anno Santo della misericordia e di viverlo nelle nostre comunità e parrocchie alla luce del messaggio lasciatoci a La Salette.
p. Silvano Marisa MS
Durante il Capitolo Provinciale in Francia, in Annecy le Vieux, che si svolto nei giorni il 16 -20 marzo, è stato eletto il nuovo Provinciale, parde Luigi de Pontbriand. Precedente Provinciale P. Frantz Monet ha servito la sua funzione per 9 anni. Il nuovo Provinciale è di 64 anni. Il suo vice e primo consigliere è stato eletto P. Jeannot Rakotonindraniny nato nel 1962, e proviene dal Madagascar. Come secondo consigliere è stato eletto Fr. Bernard Gaidioz, (71 anni), che ha ricoperto fino ad oggi la funzione del vice provinciale. Auguriamo al Padre Provinciale e al suo Consiglio coraggio nel prendere le decisioni, scecialmente questi difficili, e la fiducia in l'assistenza dello Spirito Santo.
hp
Groupe Gospel. Notre Dame de la Salette, Gabonais