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Mercoledì, 15 Maggio 2013 09:35

La Storia della Congregazione

 
1846       19 settembre. Apparizione di Maria a La Salette. 20 settembre: prima relazione scritta (Pra). In inverno, la carestia, 
             iniziata nel 1845, decima la Francia e l'Europa.
1847       Campagna di stampa, Grandi relazioni (Lagier, Bez, Long, Lambert), 19 settembre: almeno 30.000 pellegrini sulla Santa
              Mon­tagna. Otto conferenze di discernimento sul fatto de La Salette al vescovado di Grenoble (nov. - dic.).
1848       Rivoluzione in Francia, sommosse in Europa.
1849       15.000 pellegrini sono iscritti alla Confraternita di N.S, Riconciliatrice de La Salette.
1850       II 25 settembre Massimino incontra il curato d'Ars (Stern, Doc. Aut., 3, p.l0).
1851       L'affare dei segreti (Stern, La Sa lette 3, p.25). Decreto di Mons, Filiberto de Bruillard in data 19 settembre, L'Apparizione è autentica, il culto pubblico
                è autorizzato e una chiesa sarà costruita.
1852       Nuovo decreto: il 25 maggio posa della prima pietra; è creato un corpo di missionari diocesani denominati i "Mis­sionari di N.S, de La Salette».
1854      Decreto di Mons, Ginoulhiac che conferma le decisioni di Mons. Filiberto de Bruillard e confuta le obiezioni degli oppo­sitori.
1858      II 2 febbraio i Padri: Archier, Berlioz, Albertin, Bossan, Buisson e Petit pronunciano i loro primi voti nella cappella del
             vescovado.
1860       P Silvano-Maria Giraud pronuncia I primi voti. Missionario e scrittore spirituale, è nominato maestro dei novizi.
1865       P Giraud, eletto superiore, lavora a creare un vero spirito religioso in comunità. Fonda gli "Annali di N.S. de La Salette».
1869, 70,71 Concilio Vaticano l. Guerra franco-tedesca, Comune di Parigi.
1875        Massimino Giraud muore il primo marzo.
1876        Mons. Fava chiede alla comunità di preparare nuove Costituzioni. votate punto per punto. P Archier è eletto Superiore
                Generale. P Giovanni Berthier fonda la Scuola Apostolica,
1878        Leone XIII invita Mons. Fava e P Enrico Berthier a far approvare le Costituzioni dalle Congregazioni romane.
1879        Primi voti perpetui dei PP Archier, Berthier Enrico e Giovanni. Buisson, Chapuy, Perrin. La missione di Norvegia è affidata per 10 anni ai Missionari di
                N,S, de La Salette. Il 18 aprile l'Isti­tuto è riconosciuto di Diritto Pontificio. Il 20 e 21 agosto, inco­ronazione della Madonna de La Salette e consacrazione
                 della Basilica.
1880        Partenza per la Norvegia (2 padri. 2 fratelli. 7 studenti di Teologia). In Francia vengono approvate le leggi contro le Con­gregazioni religiose,
1881        Leggi sulle scuole, Lo Studentato è trasferito in Svizzera,
1892        I PP Pajot e Vignon vanno ad Hartford (Connecticut): inizia così l'espansione nell'America del Nord.
1896       Viene aperto lo Studentato a Roma, In 20 anni l'Istituto è passato da 11 a 150 professi.
1899        I Missionari di Francia sbarcano nel Madagascar e nel Nord - ovest del Canada (Saskatchewan).
1901        Leggi sulle associazioni. Il Consiglio Generale sceglie l'esilio (Tournai).
1902      L'Amministrazione Generale si trasferisce in Svizzera, poi in Italia (Salmata). I primi cinque Padri in Polonia (Cracovia). p Clemente Moussier lascia gli
               U.S.A. per recarsi in Brasile.
1904      Morte di Melania Calvat ad Altamura (Bari. Italia).
1905      Legge di separazione tra la Chiesa e lo Stato in Francia.
1914,18 Prima guerra mondiale. I religiosi francesi possono rientrare in patria.
1923       Alcuni Padri americani raggiungono i Padri francesi nel Madaga­scar, in vista di aprire una nuova missione in Sakalavia (ovest).
1926       Approvazione definitiva delle Costituzioni. Fondazione dell'Opera Italiana (P Crozet e P Miletto).
1936      I Missionari in Argentina (prima dalla Polonia, poi dagli U.SA).
1937      La Provincia di Hartford apre la missione dell'Arakan in Birmania; molto provata per l'invasione giapponese, quindi chiusa da una persecuzione legale.
1938      I Missionari di Svizzera e Liechtenstein diventano una Provincia.
1939,45 Seconda guerra mondiale,
1943      Mons. Caillof. vescovo di Grenoble, richiama i Missionari sulla S. Montagna, culla e Casa Madre della Congregazione.
1945      Nuova Provincia negli U.SA: Attleboro.
1957      Fondazione dell'Opera di Spagna (P. Imhof).
1961      Terza Provincia negli U,SA: Saint-Louis, Missouri.
1962      Concilio Vaticano II. L'Opera Italiana diventa Provincia «Maria Mediatrice".
1967      Quarta Provincia negli U.SA: Olivet, Milwakee, Wisconsin.
1982      Le Isole Filippine diventano Provincia come pure Antsirabé, Madagascar.
1985        Approvazioni delle Costituzioni secondo il Vaticano II.
1988        In Madagascar viene creata una sola Provincia per tutta l'isola. I Padri indiani. formati nelle Filippine, aprono la missione nel Kerala (India).
1990        La Provincia di Polonia tenta d'impiantarsi nell'est della Germania, in Siovacchia, in Ucraina, in Biellorussia ...
1991        Novizi sud-americani a Cochabamba, Bolivia.
1995, 96 Un anno di celebrazione attraverso il mondo per il 1500anniver­sario dell'Apparizione. 2000 – Le 4 Province
                dell’America del Nord (Attleboro, Harford, Milwaukee and St. Louis) confluiscono in una sola nuova Provincia: “Maria, Madre delle Americhe”
2001        L’India diventa Regione
2002        150° anniversario della Lettera pastorale di Mons. Philibert de Bruillard (1852) che annuncia la instituzione dei “Missionari di N.S. de La Salette”
2006        L’india diventa Provincia
2007        L’Angola fonda una missione in Namibia
2012        L’Angola diventa Provincia
2012        Unificazione di Svizzera e Polonia in una sola Provincia
Pubblicato in MISSIONE (IT)
Lunedì, 13 Maggio 2013 21:27

Regola della Vita

 
CAPITOLO PRIMO
LA NOSTRA CONGREGAZIONE
1 In seno al Popolo di Dio, noi Missionari di Nostra Signora de La Salette, formiamo una Congregazione religiosa e apostolica, dedita al ministero della Riconciliazione.
2 La nostra Congregazione, definita dalla Santa Sede come istituto religioso clericale di Diritto pontificio, comprende Sacerdoti e Fratelli, uniti dalla stessa vocazione religiosa.
3 Incorporati alla Chiesa dal nostro battesimo, partecipiamo alla sua missione. Mediante la professione dei voti pubblici di povertà, di castità e di obbedienza, ci consacriamo, con nuovo titolo a questa missione e ci impegniamo a vivere in una comunità religiosa che sia segno del Regno di Dio.
4 Animati dallo Spirito Santo che ha spinto il Figlio di Dio a vivere la nostra condizione umana e a morire sulla Croce per riconciliare il mondo al Padre, vogliamo essere, alla luce dell'apparizione di Nostra Signora de La Salette, i servitori devoti del Cristo e della Chiesa per la realizzazione del mistero della Riconciliazione.
5 Fedeli alle nostre origini, professiamo un profondo amore a Maria, Madre di Cristo e della Chiesa. Con il nostro apostolato, seguiamo l'esempio della Serva del Signore che fu costituita Riconciliatrice in modo particolare ai piedi della Croce.
6 Ci adoperiamo a mettere in luce i valori profondamente evangelici di preghiera, penitenza e zelo contenuti nel messaggio di Nostra Signora de La Salette, che ci chiama alla conversione. Noi per primi ci sforziamo di vivere questi valori affinché, sia con la testimonianza della vita che con la parola portiamo gli altri ad aprirsi al Vangelo che è nostra missione far conoscere a tutti.
CAPITOLO SECONDO
LA NOSTRA CONSACRAZIONE RELIGIOSA
7 Il Cristo è la Regola della nostra vita.
8 Con il battesimo, partecipiamo al mistero della sua morte e risurrezione.
Rispondendo liberamente e interamente alla sua chiamata vogliamo imitare il Cristo casto, povero e obbediente. Pertanto, con la professione dei voti pubblici di Castità, povertà e obbedienza, siamo consacrati a Dio. La nostra consacrazione, vissuta una totale disponibilità al servizio di Lui e a quello del nostro prossimo.
9 Attirati da Cristo, noi lo seguiamo nella castità, dedicando a Dio la nostra persona nella continenza perfetta e nel celibato per il Regno.
Vogliamo così amare il Signore di un amore preferenziale per rispondere al grande amore con cui Egli ci ha amati per primo, e testimoniare il Regno futuro in cui Egli sarà tutto in tutti.
Ci sforziamo inoltre di sviluppare costantemente le potenzialità affettive che il Signore ha messo in noi al fine di divenire, attraverso amicizie disinteressate e sincere, profondamente umane e aperte a tutti, gli strumenti dell'amore compassionevole con cui Dio abbraccia tutti gli uomini.
10 Desiderosi di essere poveri come il Cristo e seguendo l'esempio degli Apostoli che hanno lasciato tutto per seguirlo, ci sforziamo di realizzare in noi stessi il distacco evangelico. Fiduciosi nella Provvidenza del Padre, vogliamo essere liberi da ogni eccessiva preoccupazione circa i beni di questo mondo per cercare anzitutto il Regno di Dio e per meglio rispondere al „grido dei poveri".
Con il nostro voto, noi rinunciamo al diritto di usare e disporre dei beni materiali indipendentemente dai superiori. Ci impegniamo a vivere in modo semplice e modesto e, come fratelli, a condividere le attitudini, il tempo e i frutti del lavoro svolto nel servizio della comune missione.
11 Seguendo il Cristo che si è fatto obbediente fino alla morte di croce, viviamo in profonda comunione con la volontà salvifica del Padre, alla quale sottomettiamo tutta la nostra vita.
Questa volontà ci è significata dalla Chiesa, dalla Congregazione e dai nostri superiori; ma dobbiamo altresì ricercarla con i nostri fratelli attraverso le situazioni concrete della vita.
Con il voto ci impegniamo ad obbedire ai legittimi superiori quando comandano in conformità alle Costituzioni e al Sommo Pontefice quale nostro supremo superiore.
12 Con la nostra consacrazione, ci impegniamo a vivere una vita fraterna, autenticata dalla Chiesa, nella quale condividiamo lo stesso ideale.
Con l'osservanza dei tre voti, acquisiamo la libertà necessaria per donarci completamente alla nostra famiglia religiosa e al suo apostolato.
È nella misura in cui sforziamo di realizzare effettivamente questo ideale con la nostra comunità, noi possiamo testimoniare, in tutta verità, il primato dei valori evangelici.
13 È sull'esempio di Maria, „la cui vita è una regola di condotta per tutti" e la cui incessante intercessione sostiene i nostri sforzi, che noi vogliamo vivere la nostra consacrazione religiosa. Impegnati a rispondere al richiamo che di continuo ci ripete con la sua apparizione, ci sforziamo di dedicarci interamente, come Lei, la serva del Signore, alla Persona e all'opera di suo Figlio.
CAPITOLO TERZO
LA NOSTRA VITA DI COMUNITÀ
14 Come risposta alla chiamata di Dio e per realizzare la preghiera di Gesù: „che siamo una cosa sola...affinché il mondo creda", ci impegniamo a vivere insieme la nostra vocazione all'apostolato della Riconciliazione.
Uniti dalla medesima fede, dalla stessa speranza e animati dallo stesso Spirito, noi formiamo un cuore solo e un'anima sola in un'unica famiglia religiosa.
15 Uniti dal battesimo, dalla professione dei consigli evangelici, dalla devozione a Maria, Riconciliatrice dei peccatori, e dalla nostra Congregazione, è come comunità che noi siamo per il mondo i testimoni della presenza di Dio tra di noi e della forza del Vangelo nel riunire in comunione fraterna, uomini di ogni lingua, razza e nazione.
16 In un genuino spirito di carità, ogni membro è responsabile della vitalità della propria comunità; ciascuno realizzerà il suo pieno sviluppo personale partecipando attivamente agli sforzi di tutti per creare un clima di verità, di fiducia e di cordialità.
17 Animati dallo stesso amore di Cristo, al servizio di una medesima missione, siamo tutti solidali nell'apostolato: così siamo chiamati ad unire i nostri sforzi per edificare il Regno di Dio.
18 Accettandoci, amandoci gli uni gli altri e perdonandoci scambievolmente in spirito di carità cristiana, saremo vigilanti per renderci reciproco servizio anche nelle più piccole circostanze della vita comunitaria. Avremo una particolare sollecitudine per i nostri fratelli malati infermi e anziani offrendo loro tutto l'aiuto materiale, morale e spirituale di cui hanno bisogno. Ricorderemo fedelmente al Signore i nostri defunti applicando per loro i suffragi prescritti.
18 Convinti del reciproco influsso tra la nostra vita di fede e quella della comunità, ci ritroveremo regolarmente insieme per pregare. La preghiera comunitaria, specialmente l'Eucaristia, sarà la sorgente principale cui attingeremo la fede e la carità necessarie all'unità della nostra comunità e allo svolgimento della nostra missione.
20 Per rinsaldare sempre di più i legami fraterni che ci uniscono, valorizzeremo le occasioni che sono l'espressione dell'amicizia umana e che concretizzano la nostra fraternità.
21 Le nostre comunità devono essere segni vivi dell'amore di Cristo.
Saranno aperte ed accoglienti verso tutti. La nostra ospitalità sarà la testimonianza del desiderio e della gioia di condividere la nostra vita e di essere a servizio di tutti.
CAPITOLO QUARTO
LA NOSTRA VITA APOSTOLICA
22 La nostra Congregazione è chiamata ad essere un segno ed uno strumento dell'opera della riconciliazione realizzata da Cristo e alla quale Maria è tanto strettamente associata, come Ella stessa ci ricorda nella sua Apparizione.
23 Ispirandoci al messaggio di Nostra Signora de La Salette ci applichiamo:
-alla riconciliazione dei peccatori e alla liberazione di tutti nella sottomissione alla volontà del Padre;
-al risveglio e all'approfondimento della fede nel popolo di Dio, affinché ogni realtà umana sia illuminata dalla luce del Vangelo;
-all'annuncio della Buona Novella dove non è ancora conosciuta;
-alla promozione di una mutua comprensione e avvicinamento tra le varie religioni, nella carità e verità;
-alla lotta contro i mali che oggi compromettono il disegno salvifico di Dio e la dignità dell'uomo.
In questi svariati il ruolo che Maria ha svolto nella storia della salvezza e che ancora oggi Le compete, come proprio, nella vita della Chiesa.
24 Come discepoli di Cristo, viviamo in comunione con Lui. Come apostoli, seguendo il suo esempio, ci lasciamo guidare dallo Spirito perché si compia il disegno d'amore del Padre.
La nostra vita sarà caratterizzatra dalla preghiera e al tempo stesso dall'impegno apostolico a servizio degli uomini per il Regno di Dio.
25 Cristo è venuto a portare il lieto messaggio della liberazione a tutti gli uomini; ha riservato una particolare preferenza per i poveri e gli oppressi. Maria, a La Salette, si è servita dei piccoli e degli umili per far giungere il suo messaggio a tutto il suo popolo. anche noi, nelle diverse attività apostoliche in mezzo al popolo di Dio, andremo di preferenza verso i più abbandonati di questo mondo e verso coloro che sono lontani da Dio e dalla Chiesa.
26 Sensibile alle necessità della Chiesa universale e delle chiese locali, in conformità al nostro carisma, attenti ai segni dei tempi, ci dedichiamo generosamente a quelle attività apostoliche alle quali, mediante la preghiera e il discernimento, ci sentiamo chiamati dalla Provvidenza. Inoltre rimettiamo volentieri in discussione le nostre attività apostoliche e vigiliamo per rinnovare i metodi adattandoli sempre meglio alle situazioni di luogo e di tempo e alle esigenze ambientali nelle quali lavoriamo.
27 Tutti, Padre e Fratelli, secondo i diversi ministeri e attività a cui siamo chiamati, partecipiamo alla missione di Riconciliazione che la Chiesa ha affidate alla Congregazione.
28 Per un più efficace servizio apostolico, lavoriamo in stretta collaborazione con i Laici, il clero diocesano e le altre Congregazioni, sotto l'autorità del Vescovo e in conformità agli orientamenti pastorali della Chiesa.
Pubblicato in MISSIONE (IT)
Lunedì, 13 Maggio 2013 20:16

Messaggio

Sabato 19 settembre 1846 una „Bella Signora" appare a due ragazzi, originari di Corps, sulle Alpi francesi: Massimino Giraud undicenne e Melania Calvat di quasi 15 anni, che stanno pascolando el mucche su un alpeggio della Salette, il monte Planeau, a 1800 metri di altitudine.
In mezzo ad un valloncello scorgono all'improvviso un globo di fuoco, „come se il sole fosse caduto in quel luogo". Nell'abbagliante luce intravedono una donna, seduta, con i gomiti sulle ginocchia e il viso nascosto tra le mani.La Bella Signora si alza e rivolge loro la parola in francese:
„Avvicinatevi, figli miei, non abbiate timore, sono qui per annunciarvi un grande messaggio".
Fa qualche passo avanti verso di loro, Rassicurati, Massimino e Melania scendono di corsa lungo il pendio, fino a trovarsi molto vicino a Lei. La Bella Signora non smette di piangere. È vestita come le donne della regione: abito lungo, grembiule ampio intorno alla vita, scialle incrociato e anno dato dietro la schiena, cuffia da contadina.
Lungo l'orlo dello scialle, una catena larga e piatta. Una catenina tiene sospeso sul petto un grande Crocifisso. Sotto i bracci della croce, alla sinistra del Cristo, c'è un martello, alla destra le tenaglie. Tutta la luce dell'apparizione si irradia del Crocifisso e brilla, formando un diadema sulla fronte della Bella Signora. Delle rose coronano la sua testa, orlano lo scialle e la sua calzatura.
Ecco cosa dice la Bella Signora ai due pastorelli parlando loro, all'inizio, in francese:
„Se il mio popolo non vuole sottomettersi, sono costretta a lasciare libero: il braccio di mio Figlio.
Esso è cosi forte e così pesante che non posso più trattenerlo.
Da quanto tempo soffro per voi!
Se voglio che mio Figlio non vi abbandoni, mi è stato affidato il compito di pregarlo continuamente
per voi; voi non ci fate caso,
Per quanto pregherete a farete, mai potrete compensare la pena che mi sono presa per voi.
Vi ho dato sei giorni per lavorare, mi sono riservato il settimo e non me lo volete concedere.
È questo che appesantisce tanto il braccio di mio Figlio!
Coloro che guidano i carri non sanno imprecare senza usare il nome di mio Figlio.
Queste sono le due cose che appesantiscono tanto il braccio di mio Figlio.
Se il raccolto si guasta, la colpa è vostra. Ve l'ho mostrato l'anno con le patate: voi non ci avete fatto caso. Anzi, quando ne trovavate di guaste, bestemmiavate il nome di mio Figlio.
Esse continueranno a marcire e quest'anno, a Natale, non ve ne saranno più.
La parola „patate" (pommes de terre) mette in imbarazzo Melania, in dialetto, lingua corrente del paese, le patate vengono chiamate „las truffas". La pastorella si rivolge allora a Massimino. Ma la Bella Signora la previene:
„Voi non capite, figli miei?
Ve lo dirò diversamente".
La Bella Signora, riprendendo l'ultima frase „Se il raccolto si guasta...", proseguè il suo discorso nel dialetto di Corps:
Se avete del grano, non seminatelo.
Quello seminato sarà mangiato dagli insetti e quello che verrà cadrà in polvere, quando lo batterete.
Sopraggiungerà una grande carestia.
Prima di essa i bambini al di sotto dei sette anni saranno coliti da tremito e morranno tra le braccia si coloro che li terranno.
Gli altri faranno penitenza con la carestia.
Le noci si guasteranno e l'uva marcirà
A questo punto la Bella Signora affida un segreto a Massimino e poi a Melania; quindi prosegue il discorso ai due ragazzi:
„Se si convertono, le pietre e le rocce si tramuteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi.
Fate la vostra preghiera, figli miei?
--Non molto, Signora -- rispondono entrambi.
Ah, figli miei, bisogna proprio farla, sera e mattino.
Quando non potete far meglio dite almeno un Pater e un'Ave Maria. Quando potete fare meglio, ditene di più.
A Messa, d'estate, vanno solo alcune donne anziane. Gli altri lavorano di domenica, tutta l'estate. D'inverno, quando non sanno che fare, vanno a Messa solo per burlarsi della Religione. In Quaresima vanno alla macelleria come i cani.
Avete mai visto del grano quasto, figli miei?
--No, Signora, -- respondono.
Allora la Bella Signora si rivolge a Massimino:
Ma tu, figlio mio, lo devi aver visto una volta con tuo padre, verso la terra di Coin. Il padrone del campo disse a tuo padre di andare a vedere il suo grano guasto. Vi andaste tutti e due, prendeste in mano due o tre spighe, le stropicciaste e tutto cadde in polvere. Al ritorno, quando eravate a mezz'ora da Corps, tuo padre ti diede un pezzo di pane dicendoti:
-Prendi figlio mio, mangia ancora del pane quest'anno, perché non so chi ne mangerà l'anno prossimo, se il grano continua in questo modo -"
-Oh si, Signora, - risponde Massimino - ora ricordo. Prima non me lo ricordavo.
A questo punto la Bella Signora conclude non in dialetto, ma in francese:

La Bella Signora risale il sentiero sinuoso che porta al Collet (piccolo colle) e si eleva da terra. I pastorelli la raggiungono. Ella guarda verso il cielo e poi verso la terra. Con gli occhi fissi in direzione Sud-Est „si fonde nella luce". Quindi anche la luce scompare...
Il 19 settembre 1851, dopo aver sottoposto ad „esame esatto e rigoroso" il fatto accaduto, i testimoni, il contenuto del messaggio e la sua risonanza, Mons, Filiberto De Bruillard, Vescovo di Grenoble, in una lettera pastorale dichiara che „l'Apparizione della SS. ma Vergine Maria a due pastorelli, il 19 settembre 1846, su una montagna delle Alpi situata nella parrocchia di La Salette, porta in se stessa tutti i caratteri della verità e che i fedeli hanno fondate ragioni per ritenerla indubitabile e certa". Il 1 maggio 1852, in una seconda lettera pastorale, dopo aver preannunciato le costruzione di un Santuario sulla montagna dell'Apparizione, il Vescovo di Grenoble aggiunge:
„Per quanto possa essere importante l'erezione di un Santuario, vi è ancora qualche cosa di molto più importante: cioè i ministri della Religione, destinati al servizio del Santuario stesso, all'accoglienza dei pellegrini, a predicare la Parola di Dio all'esercizio del ministero della Riconciliazione, all'amministrazione del sacramento dell' Eucaristia e ad essere per tutti, i dispensatori fedeli dei misteri di Dio e dei tesori spirituali della Chiesa.
Questi sacerdoti saranno chiamati i „Missionari di N.D. de La Salette". La loro istituzione e la loro esistenza saranno come il Santuario stesso, un perpetuo ricordo dell'apparizione misericordiosa di Maria".
Tra i sacerdoti che si impregnano dello spirito dell'apparizione e si mettono a servizio dei pellegrini, si fa strada sin dall'inizio la chiamata alla vita religiosa. Il 2 febbraio 1858, sei sacerdoti pronunciano i primi voti conformemente ad una Regola provvisoria. Questa verrà poi adattata ai Fratelli laici nel 1862; gli uni e gli altri formano insieme una medesima famiglia religiosa.
Pubblicato in MISSIONE (IT)
Sabato, 11 Maggio 2013 19:55

Photo> Kapituła w Angoli

W dniach od 7 do 12 stycznia odbyła się pierwsza Kapituła Prowincjalna w Angoli. Wybrana nowa rada Prowincjalna na zdjęciu nr. 12
Entre 7 et 12 Janvier, a eu lieu  le premier Chapitre Provincial en Angola. Nouveau Conseil Provincial dans l'image n. 12
Between 7 and 12 January, took place the first provincial chapter in Angola. New Provincial Council in the image no. 12
Pubblicato in PHOTO
Sabato, 11 Maggio 2013 08:44

Nuovo sito web per Santuario di Salmata

Un mese fa, il Santuario di Nostra Signora de La Salette a Salmata in Italia ha inaugurato un nuovo sito web . E 'stato completamente ristrutturato e comprende un sacco di materiale e foto da questo bellissimo posto vicino ad Assisi . Vi dà anche la possibilità di entrare in contatto con altri materiali su La Salette in Italia. Vi invitiamo a visitarlo http://www.lasalettesantuariodisalmata.it/

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Lunedì, 29 Aprile 2013 21:26

Photo> Angola

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Domenica, 21 Aprile 2013 23:31

L'indirizzo

Missionari di N.S. de La Salette
Piazza Madonna della Salette, 3
00152 Roma
ITALIA


Tel.: (39) 06-532-701-01
Fax.: (39) 06-534-6218
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Web: www.lasalette.info
Facebook : https://www.facebook.com/consilium.generale

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