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Articoli filtrati per data: Dicembre 2013

Venerdì, 29 Dicembre 2017 08:51

2016 Br Jose Tavares, anno23

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Venerdì, 29 Dicembre 2017 08:45

2016 Fr. Marian Łącki anno 59

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Giovedì, 21 Dicembre 2017 08:30

2016Fr.Artuhr Lueckenotto, anno 60

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Martedì, 19 Dicembre 2017 14:36

L'inizio della nuova missione MS a Mozambico

Domenica 17 dicembre 2017
Giornata davvero storica per la nostra Congregazione quella di oggi con l’apertura di una comunità salettina in un nuovo paese africano, il Mozambico. Con tutta la Congregazione ringrazio Dio e la Bella Signora di essere qui presente e di tenere a battesimo questa nuova realtà missionaria salettina assieme a P. Adilson.carta
Oggi è un giorno del tutto speciale anche per la diocesi di Pemba perché d’ora in poi, potrà usufruire di alcuni sacerdoti in più che si dedicheranno alla pastorale e un momento di grazia per la parrocchia del S. Cuore di Nangololo che d’ora in poi sarà stabilmente animata da un comunità religiosa…come un tempo lo fu con i Padri Monfortani (1924-1964) e in seguito con i PP. Cappuccini (1993-1998). …

Nangololo
Dato l’evento eccezionale dell’insediamento dei due missionari e in deroga alle norme liturgiche che non prevedono il Gloria esso cantato solennemente per volere del parroco. La comunità parrocchiale è in festa grande. Presiede la concelebrazione P. Gioacchino assistito dai due missionari, P. Joao alla sua destra e P. Hélio alla sua sinistra.
I fedeli presenti, a occhio e croce, saranno circa 400 e forse anche di più… se si contano i bambini che molte donne stringono al loro seno.
Le letture vengono proclamate in portoghese e in Makonde. mozamb lang
Durante la messa ho affidato i due nuovi missionari alla Madonna de la Salette perché li sostenga nel loro nuovo ministero pastorale e sia sempre per loro una mamma tenera, vigilante e premurosa.
Alle ore 12 pranzo, preparato dal giovane cuoco Carlitos che lavora per la comunità. Il pasto è molto semplice: riso, polenta bianca senza sale, pollo in umido, e fagioli con verze.
Alle 16.15 incontro con P. Gioacchino per mettere al corrente i due missionari circa l’organizzazione pastorale ed economica della parrocchia e per prendere conoscenza della storia della comunità cristiana che i PP. Joao ed Hélio dovranno servire assieme anche a P. Edegard (Brasile)che li raggiungerà verso il 20 di febbraio 2018.
P. Silvano Marisa MS

nangololo3

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Cari fratelli,

Ho cercato ispirazione dall'apostolo Paolo per rivolgermi a voi in questa terza domenica di Avvento: Cari fratelli Saletini, la luce di colui che arriva a Natale spicca già tra noi.

Salette nel suo messaggio di riconciliazione indica la via da seguire. Possiamo noi, laici salettini, essere sale e luce nel mondo (Mt 5, 13-14).

Un buon Natale a tutti voi e l'anno 2018 è pieno di benedizioni e conquiste per tutti noi.

Mario Apone
Coordinatore internazionale dei Laici Salettini

Mario Apopne 2011

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Venerdì, 15 Dicembre 2017 22:06

Gli auguri di Sante Feste natalizie

S. Natale 2017
Anno Nuovo 2018

“…diede alla luce il suo Figlio primogenito, lo avvolse in fasce
e lo depose nella mangiatoia, perché non c’era posto per loro nell’albergo” (Lc 2,7)

Carissimi confratelli,

ancora una volta la celebrazione del S. Natale offre l’opportunità a me ed ai membri del Consiglio Generale, di presentare a tutti voi, giovani in formazione, religiosi in attività, anziani, malati e in difficoltà, ovunque siate, gli auguri più belli e cristiani di Sante Feste natalizie e di assicurarvi di tutta la mia e nostra vicinanza e riconoscenza per quello che siete e operate nelle varie realtà comunitarie e apostoliche attraverso il mondo. Che l’Emmanuele, Dio con noi, riempia tutti della sua presenza e della sua grazia.

Questo evento di Dio tra gli uomini - centro del messaggio cristiano - ci dice che il Dio della Bibbia è fedele alle sue promesse e che non delude mai, perché ama d’un amore speciale la creatura uscita dalle sue stesse mani. E’ questa anche l’esperienza che il popolo d’Israele ha vissuto nel suo lungo e travagliato cammino verso la Terra promessa. L’ assicurazione di Dio rivolta a Mosè “ sul monte Oreb “io sarò con te” ( Es 3,12 ) segnerà la storia nel bene e nel male del popolo dell’Alleanza e in seguito anche la nostra. Questa promessa si realizzerà con la nascita del Salvatore nella stalla di Betlemme ricolmando così il bisogno d’infinito presente nel cuore di ogni uomo.

La sua venuta tra noi sarà segnata dal rifiuto di un alloggio confortevole e adatto al momento particolare che stavano vivendo Maria e Giuseppe e dall’indifferenza più squallida da parte degli abitanti di Betlemme.

Il mondo nel quale viviamo non sembra essere tanto differente da quello descritto nei Vangeli. Infatti, preso dal vortice dei suoi problemi, e incurante del passaggio di Dio sulle strade della sua vita sembra fare a meno di Lui. Eppure Dio non ha mai smesso di pensare agli umani e di amarli nella loro fragilità e pochezza così da diventare come uno di loro nella persona dell’Emmanuele.

Il Natale di quest’anno segna una tappa importante nel cammino della nostra Congregazione in quanto arriva all’indomani dell’apertura della prima missione salettina in terra di Mozambico. Come ogni nuova nascita, spero che anche questa non mancherà di essere portatrice di vita e di gioia per tutti noi.

Faccio voti e innalzo preghiere perché questo ulteriore impegno missionario, che apre nuovi orizzonti di apostolato per la Congregazione, sia vissuto come un dono ed un tempo di grazia riservato in modo particolare a noi e anche a tutti quei Laici che desiderano nutrirsi della stessa spiritualità attinta dall’Apparizione della Bella Signora a La Salette.
Mi auguro, inoltre, che diventi un incentivo in più per ogni singolo religioso, per ogni comunità e per i nostri giovani in formazione, a riscoprire la bellezza della chiamata alla vita religiosa salettina e a mettere, senza riserva alcuna e con rinnovato entusiasmo, tutte le proprie capacità umane e spirituali, a servizio della riconciliazione nella Chiesa e nel mondo di oggi e specialmente laddove “il grido del povero” è più evidente e insistente.

Che questo S. Natale, porti aria nuova nel cuore di ognuno di noi e nelle nostre comunità. Aria nuova che abbia il sapore dell’ideale religioso e missionario condiviso, della solidarietà sincera, della collaborazione fattiva, del rispetto reciproco, dell’amore fraterno e del perdono ricevuto e offerto con gioia.

Questo augurio desidero estenderlo a tutti coloro che a diverso titolo collaborano con noi nelle nostre case e nell’apostolato, come pure ai nostri benefattori, alle Suore de La Salette e ai Laici Salettini che, sostenuti e incoraggiati dalle parole della Bella Signora, si impegnano ad annunciare con entusiasmo la Buona Novella ovunque essi vivono.

Ancora una volta, anche a nome del Consiglio Generale, fervidi auguri di Buon Natale e di Felice Anno Nuovo durante il quale sarà celebrato il 32° Capitolo Generale della nostra Congregazione.

Fraternamente vostro,

P. Silvano Marisa MS

Natale 2017

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Giovedì, 02 Novembre 2017 14:49

Rivista La Salette November 2017

Dio è sempre presente sulla montagna. Nella Bibbia troviamo molte montagne. La montagna è un luogo dove Dio ci parla, ci incontra, ci forma. La maggior parte delle grandi civiltà sono state affascinate dalle montagne. Miti e leggende, rituali e pellegrinaggi, hanno spesso deificato la montagna. Nella Bibbia, la montagna è un luogo simbolico in cui cielo e terra si incontrano. Mosè riceve le tavole della legge sul monte Sinai. Gesù pronuncia lui pure il suo programma inaugurale, le famose Beatitudini, su di una montagna.nov 2017 1nov 2017 2

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CONSIDERAZIONI E SUGGERIMENTI PER L’ORGANIZZAZIONE PROSSIMO INCONTRO EUROPEO DEI LAICI SALETTINI

Di ritorno dal 4° Incontro Europeo vogliamo rispondere all’invito fatto da padre Enrico di inviare le nostre considerazioni e i nostri suggerimenti per l’organizzazione del prossimo Incontro Europeo. Per una buona organizzazione pensiamo che sia importante tenere presente questi aspetti:

- DATA DELL’INCONTRO: è importante che la data venga stabilita almeno un anno prima (entro la fine dell’anno precedente all’anno della realizzazione dell’Incontro). Appena la data è stabilita è necessario diffondere la comunicazione alle varie Province Europee. Conoscere la data con anticipo permette alle persone che lavorano di poter chiedere i permessi/ferie necessari per potersi assentare e di organizzare i propri impegni familiari e personali per tempo. Consente inoltre di poter acquistare i biglietti per il viaggio a costi più vantaggiosi.
Durante l’Incontro Europeo alcuni laici hanno segnalato che Settembre è un mese in cui è complicato assentarsi per molte persone che lavorano, soprattutto nella scuola, e hanno indicato di individuare un altro periodo per lo svolgimento del prossimo Incontro. Anche scegliere date vicine alle ricorrenze del 10 Settembre e del 19 settembre non è consigliabile per via del coinvolgimento di molti laici nella preparazione delle feste. Meglio forse il periodo primaverile/estivo (maggio-agosto).
- PREPARAZIONE DELL’INCONTRO: è importante che l’Incontro sia organizzato da una Commissione di Lavoro, costituita da Laici e Missionari di ogni Provincia Europea, che abbia il compito specifico di intensificare la comunicazione con i partecipanti dell’Incontro, preparare il programma dell’Incontro e coordinarne il suo svolgimento e la sua realizzazione. La Provincia Europea che ospita l’Incontro, invece, si dovrebbe occupare dell’organizzazione dell’ospitalità dei partecipanti. E’ importante che la Commissione di Lavoro possa riunirsi almeno 6 mesi prima della data in cui si svolgerà l’Incontro.
Potrebbe anche essere importante che quando la KEP si riunisce possano partecipare anche i Coordinatori dei Laici delle Province Europee, come avviene già in America, che quando i Consigli Provinciali si incontrano è prevista una giornata di riunione insieme anche ai Rappresentanti dei Laici.
- DURATA DELL’INCONTRO: la durata di 3 giorni per l’Incontro è un buon tempo. Per ridurre i giorni di assenza dal lavoro e facilitare una maggior presenza di partecipanti è preferibile che l’Incontro si possa svolgere a cavallo del weekend, tipo dal giovedì sera alla domenica.
- CONTENUTI INCONTRO: è importante che ogni Incontro abbia un tema/titolo e che questo tema sia sempre collegato ai temi decisi dall’Incontro Internazionale dei Laici Salettini. E’ importante che, nello svolgimento dell’Incontro, siano presenti in modo equilibrato i seguenti contenuti:
-Preghiera
-Formazione
-Temi dei Laici
-Scambio delle esperienze
E’ anche importante, laddove è possibile, organizzare momenti di visita e conoscenza dei luoghi salettini e/o culturali del luogo in cui si svolge l’Incontro.
In ogni Incontro è bene che siano presenti momenti di lavoro e di confronto in piccoli gruppi e nel gruppo allargato. Riguardo alla preghiera è importante che, oltre ai momenti di preghiera comune, possa essere previsto anche del tempo per la preghiera personale. Inoltre, durante l’Incontro Europeo di Santiago, alcuni laici hanno sottolineato l’importanza di inserire nei programmi degli incontri futuri anche un momento dedicato al sacramento della riconciliazione. Potrebbe anche essere molto importante che, nel prossimo Incontro Europeo, si incominci a discutere la struttura e la visibilità dei Laici a livello Europeo. E’ necessario poi che ogni Incontro Europeo possa terminare con l’elaborazione di un documento ufficiale che sintetizzi le decisioni/orientamenti presi durante il suo svolgimento.

I Laici della provincia Italiana/Spagnola
partecipanti al 4° Incontro Europeo

Pubblicato in LAICI ASSOCIATI (IT)

IV° Incontro Europeo Laici de La Salette
Santiago de Compostela (Spagna) – 5/9 Settembre 2017
“Pellegrinaggio come incontro tra i popoli”

Dal 5 al 9 settembre si è tenuto a Santiago di Compostela (Spagna) il IV° Incontro Europeo dei Laici Salettini dal titolo: “Pellegrinaggio come incontro fra i popoli”. Eravamo una cinquantina provenienti dalla Francia, dalla Polonia, dalla Svizzera, dalla Spagna, noi italiani in dieci, due da Torino e otto da Roma. Ogni delegazione era accompagnata dal proprio Assistente, noi da Padre Heliodoro. Era presente anche Padre Enrico in qualità di responsabile europeo dei Laici Salettini. Siamo stati alloggiati al Centro Europeo Giovanni Paolo II di accoglienza dei pellegrini “Polskie Albergue” gestito dai Missionari Salettini polacchi. L’ostello sorge nelle vicinanze del Monte do Gozo, che significa Monte della Gioia o della Felicità, perché è l’ultima sosta che fanno i pellegrini che percorrono il Cammino di Santiago e perché, da questa collina, per la prima volta,vedono le tre guglie della Cattedrale che dista circa un’ora di cammino. Il Monte do Gozo è noto anche per il discorso che Papa Giovanni Paolo II ha tenuto, nell’agosto del 1989 ad oltre 600.000 partecipanti alla IV° Giornata Mondiale della Gioventù.

Il programma del nostro incontro era molto intenso ed interessante.
Il dott. Pierluigi Dovis, direttore della Caritas dell’Arcidiocesi di Torino ha tenuto due conferenze. Nella prima dal titolo: “Incontro tra popoli, culture,religioni: le sfide poste ai laici cristiani salettini in Europa”, ha fatto una accurata e precisa lettura ed analisi dei fattori che caratterizzano questo nostro secolo della transizione e gli elementi che ne determinano la crisi e che, soprattutto per l’Europa, causano un declino su più versanti: culturale, sociale e religioso”.
Nella seconda: “Accoglienza dell’altro e del diverso: elementi per una spiritualità della riconciliazione” dove, partendo dalle radici bibliche dell’accoglienza, ha evidenziato il comportamento di Gesù e la Sua disponibilità a lasciarsi accogliere e ad accogliere tutti in quanto esseri umani,senza prevenzioni e pregiudizi e quale dovrebbe essere lo stile dell’accoglienza alla luce del Messaggio.
Importante è stata anche la presenza di Padre Silvano, Superiore Generale, che ci ha fatto una interessantissima lezione sulla storia della Congregazione dei Missionari de La Salette in Europa: le traversie e le difficoltà che la Congregazione ha dovuto superare nel tempo, testimoniano la particolare e tangibile protezione della Santa Vergine.

Altrettanto appropriato, e quanto mai attuale , è stato l’intervento di Padre Roman su “Il cammino di Santiago e la costruzione dell’Europa”. Ogni conferenza era seguita dalle inevitabili domande e discussioni.
Breve ma significativa è stata la visita di Padre GianMatteo in qualità di Superiore della Provincia Italia-Spagna organizzatrice dell’incontro.
Non abbiamo però solo ascoltato, discusso e pregato.
Mercoledì 6 siamo intervenuti al “Santiago by nigth” dove abbiamo assistito alla folkloristica esibizione degli studenti universitari che, sotto i portici antistanti la Basilica ed in costume medioevale, cantavano stornelli ,canzoni e che allegramente ci invitavano ad unirci alla loro danze ed ai loro girotondi.

Giovedì 7 siamo andati a Siador che è il primo Santuario dedicato alla Vergine de La Salette in Spagna. Siamo stati calorosamente accolti da quella comunità, guidata da Padre Comeaù, ed insieme abbiamo celebrato la Messa pregando ognuno nella propria lingua. Poi ci è stata offerta una graditissima cena tipica della Galicia, a base di polpo e carne lessa, naturalmente accompagnata da vinello locale.
Venerdì 8, abbiamo raggiunto, a piedi ed in spirito di pellegrinaggio, la Cattedrale dove abbiamo partecipato all’Eucarestia del Pellegrino con la classica offerta all’Apostolo Santiago e la famosa e tradizionale oscillazione del botafumerio. Nel pomeriggio, mentre ci dirigevamo verso il promontorio del “Finis Terrae” abbiamo fatto una divertentissima fermata per mettere… i piedi a bagno nell’oceano Atlantico.
Con la Messa del mattino di sabato 9 ed una riunione sulle speranze, prospettive e programmi per i prossimi anni si sono conclusi questi quattro giorni vissuti in un clima di fraternità, accoglienza, amicizia, condivisione ed allegria che nemmeno la barriera delle lingue è riuscita a mitigare.
Ci siamo lasciati a malincuore, con la speranza di rivederci fra due anni e con una grande spinta per andare avanti, sempre più impegnati a vivere ed a fare conoscere quel meraviglioso Messaggio che la Santa Vergine, a La Salette, ci ha lasciato.
Ginetta

 

santiago2

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Mercoledì, 11 Ottobre 2017 07:28

I LAICI MEDITANO IL MESSAGGIO 14/14

I LAICI MEDITANO IL MESSAGGIO 14
Andiamo figli miei…
La Vergine a La Salette termina, in modo quasi identico a quanto riportato dagli evangelisti a proposito della Missione che Gesù affida ai suoi Apostoli: “Andate e fate discepoli tutti i popoli” (Mt 28, 19). Non solo, ma Maria aggiunge “Andiamo” rassicurando i ragazzi del suo aiuto e della sua presenza, come ha detto lo stesso Gesù: “Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo” (Mt 28, 20). Questo “andiamo” è inteso anche come una esortazione di Maria ad affrettarsi a fare conoscere il suo messaggio, a non perdere tempo. Si lega inoltre all’episodio della terra di Coin per rafforzare la dimostrazione che Dio è presente nella vita di ognuno di noi.
Fa riflettere il fatto che la Madonna, regina del cielo e della terra, affidi a due ragazzini sprovveduti un compito simile a quello degli apostoli: trasmettere la Buona Novella al suo “popolo”, cioè all’umanità intera. La Bella Signora non chiede ai bambini se sono disposti, se ne hanno voglia ma dice e precisa, quasi perentoria “andate”, “fatelo conoscere”. Come sono piccoli quei due bambini di fronte al “suo popolo”, eppure lo faranno!
Come i pescatori del lago…
Andare vuol dire anche “lasciare”, “allontanarsi” da qualcosa e da qualcuno per seguire chi veramente ne vale la pena, come, per esempio, hanno fatto i pescatori del lago.
Andare verso gli altri non aspettare che gli altri vengano da noi. Questo è il motto che caratterizza il pontificato di Papa Francesco ed è ciò che, a La Salette, la Vergine ci chiede di fare, ci chiede di uscire dai nostri piccoli ambienti per annunciare.
Ma noi preferiamo stare ad “aspettare” pensando che forse non siamo ancora pronti, preparati a sufficienza… che siamo impegnati con la famiglia, nel lavoro ecc. che non abbiamo le scarpe comode per andare… Quante scuse per paura di rischiare di perdere quel bagaglio di autostima che ci portiamo appresso… La Vergine non ha detto ai bambini aspettate che si muovano i “grandi” e poi dopo farete voi. Ma li ha mandati in prima linea, allo sbaraglio o meglio “come agnelli tra i lupi”.
Di andare non si deve smettere mai semplicemente perché non si arriva mai… il popolo di Dio è grande, ma 12 pescatori ignoranti, guidati dallo Spirito Santo, lo hanno rivoluzionato.

Pubblicato in LAICI ASSOCIATI (IT)
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