Lettera - Pasqua 2024
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I LAICI MEDITANO IL MESSAGGIO 11/14

I LAICI MEDITANO IL MESSAGGIO 11
La Messa nel giorno del Signore
“D’estate a Messa vanno solo alcune donne anziane. Gli altri lavorano di domenica tutta l’estate. D’inverno, quando non sanno che fare, vanno a Messa ma solo per burlarsi della religione”
La Vergine, nel suo Messaggio a La Salette, ritorna due volte sul “giorno del Signore”. Prima parla del riposo nell’unico giorno che si è riservato, ora della partecipazione alla Messa. Come a dire che non basta astenersi dal lavorare ma bisogna celebrare se si vuole santificare la festa. Ancora una volta unisce l’Antico con il Nuovo Testamento. “Il precetto della Chiesa definisce e precisa la legge del Signore: la domenica e le altre feste di precetto i fedeli sono tenuti all’obbligo di partecipare alla Messa. Soddisfa il precetto chi vi assiste dovunque venga celebrato nel rito cattolico, o nello stesso giorno di festa o nel vespro del giorno precedente… Coloro che deliberatamente non ottemperano questo obbligo commettono un peccato grave.. I fedeli partecipando alla Messa attestano la loro comunione nella fede e nella carità. Essi testimoniano al tempo stesso la santità di Dio e la loro speranza nella salvezza” (cfr CCC 2180, 2181, 2182).
La Vergine nel 1846 dice che a Messa vanno solo alcune donne anziane.
Purtroppo oggi la partecipazione è quanto mai bassa. Da una recente statistica del CENSIS risulta che il 57,8% degli italiani si dichiara cattolico praticante, ma che solo il 21,4% va a Messa settimanalmente e che il 30,8% di questi ha oltre 64 anni. Ma c’è di peggio: se i cristiani praticanti sono in vacanza a Messa va solo il 15,5%. Questo vuol dire che ci sono cristiani che considerano il partecipare alla Liturgia domenicale una cosa di secondaria importanza della quale si può fare tranquillamente a meno, anteponendole impegni occasionali.
Come è possibile dichiararsi cristiano praticante se non si va a Messa almeno una volta a settimana! Che razza di cristiani siamo se non celebriamo l’Eucarestia il giorno della Resurrezione di Cristo!
E’ l’Eucarestia che fa la domenica
Fermiamoci e riflettiamo togliendoci di dosso il torpore dell’abitudine e chiediamoci quali sono i veri motivi che dovrebbero spingerci ad andare a Messa la domenica:
- perché ci sentiamo chiamati, invitati, attesi da Cristo;
- per nutrirci del Corpo di Cristo e lasciarci plasmare dallo Spirito Santo;
- per ringraziare, lodare e chiedere perdono;
- per sentirci parte viva della Chiesa Parrocchiale e Universale;
- per sensibilizzarci ai problemi e alle necessità degli altri;
- per imparare a testimoniare la pace e la gioia della nostra fede.
Chiediamoci anche a quante Messe abbiamo partecipato distrattamente, annoiati o in modo superficiale. Messe che, pertanto, non hanno dato il frutto che avrebbero dovuto, che non ci hanno aiutato a progredire nella vita cristiana: sono fonti che abbiamo lasciato inaridire.
La Vergine piange perché siamo così sciocchi da sprecare questa grazia, questo dono di Dio.
Burlarsi della religione
La Madonna dice ai due pastorelli che ci sono persone che si burlano della Religione. Forse mai nella storia dell’umanità c’è stato un periodo in cui si manca di rispetto al sacro, nei suoi valori fondamentali e nelle sue varie espressioni, come oggi. Si deride e si offende la religione, i suoi ministri, i suoi rappresentanti, i suoi sacramenti in nome della individuale libertà di pensiero e di espressione.
Esiste una vera e propria campagna denigratoria nei confronti della Chiesa e del suo agire senza minimamente tenere conto di quell’immenso serbatoio di umanità e carità che la caratterizza. La Chiesa è composta da uomini e donne che, come tutti, possono commettere errori, fare scelte sbagliate e pertanto diventare occasione di critiche, di dileggi e di facile ironia; dovremmo, invece, solo pregare per il loro ravvedimento e raccomandarli alla misericordia di Dio. Ci consola ricordare che se c’è stato un apostolo che ha tradito ve ne sono stati altri undici fedeli.
Preghiamo la Vergine de La Salette che ci aiuti ad essere sempre testimoni del rispetto che portiamo per la nostra religione e dell’amore per la nostra Chiesa che si raduna attorno a Cristo ed è unificata in Lui, nel suo Corpo. “E quindi se un membro soffre, soffrono con esso tutte le altre membra, se un membro è onorato ne gioiscono con esso tutte le altre membra” (CCC 791).

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