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Domenica, 28 Marzo 2021 20:33

L’invito – anamnesi

L’invito – anamnesi

Aprile 2021

L’eucaristia – fonte e culmine della storia

Le stesse parole dell’introduzione – «Avvicinatevi, bambini miei» e «Sono qui per comunicarvi una grande notizia» – sono da parte della Bella Signora un invito a ricordare quello che Dio aveva progettato fin dall’inizio dei tempi: cioè, che Dio vuole avere noi tutti accanto a Sé, nel Cielo. Praticamente è questo il compito dell’uomo sulla terra: prima di tutto desiderare per se stesso, e poi assecondare gli altri nel desiderio di scoprire questo piano di Dio e nell’accettarlo come proprio. Tra gli uomini non c’è nessuno che ci tenga a realizzarlo così tanto, come la Madre di Gesù e la Madre di tutti i credenti in Lui.

Maria ci indica i luoghi e i tempi concreti, dove possiamo discernere questo piano e far esperienza del sostegno personale di Dio nella grazia che viene dal Suo Figlio, Gesù. Si tratta prima di tutto della Santa Messa, attraverso cui Gesù Cristo vuole elargirci i suoi doni; inoltre si tratta della preghiera e del tempo dedicato ad essa, che Maria non teme di ridurre alla sola recitazione del Padre nostro e dell’Ave Maria. Per alcuni, già queste preghiere diventano qualcosa di sconosciuto, perché non insegnato dai genitori, i quali oggi sempre più spesso non sentono neanche il bisogno di battezzare i propri figli. Anche la Quaresima non è più tempo di preparazione al Sacrosanto Triduo Pasquale, ma viene trattata come normali giorni feriali, senza un significato particolare.

Maria non ha mancato di accennare che le deteriorate relazioni con Dio si riflettono anche nelle nostre coltivazioni danneggiate e nei raccolti rovinati. Dimentichiamo sempre il legame tra il comandamento di Dio: «Soggiogate la terra e dominatela» e le parole di Maria: «Se si convertono, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi». Si può soggiogare la terra in modo soddisfacente solo allora, quando noi stessi ci lasciamo soggiogare da Dio. Maria ci ricorda questa verità già all’inizio della parte francese del Suo Messaggio: «Se il mio popolo non vuole sottomettersi…». Ella stessa vuole mostrarsi come la prima che si sottomette a Dio ed è orgogliosa di questa scelta. Niente costruisce la pace interiore in modo così forte come l’adesione alla Volontà di Dio, e la Vergine Immacolata ne è un esempio costante per noi. Perciò parlando di noi dice «il mio popolo», perché Ella spera che, come dentro Lei stessa, così anche in ciascuno di noi c’è questo naturale desiderio di Dio e la voglia di piacerGli per amore, e non per calcolo o per malizia nascosta.

Se qualcosa non va secondo i nostri piani, allora imprechiamo distratti: vuoi contro gli autisti, vuoi contro i pedoni, contro le persone sgradevoli, contro le autorità statali, contro i servizi pubblici, contro l’assistenza sanitaria, contro la siccità, contro la pandemia del coronavirus e le speculazioni legate ad essa, contro i raccolti danneggiati, contro i prezzi dei servizi e dei prodotti, contro i malfattori e contro gli insuccessi e gli imprevisti di ogni genere. Maria ci ricorda che tutto questo richiede un intervento di Dio. Gesù è pronto ad aiutarci, ma il nostro comportamento e l’indifferenza verso la relazione eterna con Dio richiedono sempre più forti mezzi di riparazione. Maria si appella a Gesù – a cui accenna con lacrime – affinché usi soluzioni più delicate. Ma anche Lei è consapevole che con il nostro comportamento noi ci poniamo di fronte a una scelta tra la perdita della vita eterna e l’intervento pesante del braccio di Gesù, non più possibile da frenare neanche da Maria, anche se pieno di grazia. Egli non vuole punire. La punizione è il nome che noi diamo all’ira di Dio. L’ira di Dio, nelle parole dei profeti, significa lo zelo del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo a mettere ordine in tutto, così come Dio aveva voluto fin dall’inizio del mondo.

Seguiamo questo invito di Maria a sottometterci a Dio e obbedire a Lui in tutto ciò che c’è scritto nel Decalogo. Ricordiamo poi che Dio è misericordioso nel tempo mondano e vuole sempre aiutarci. Ma finito questo tempo, Egli purtroppo deve essere solo giusto, cosa che noi dimentichiamo.

E Maria a La Salette soffre proprio per il fatto che noi ce ne dimentichiamo.

Karol Porczak MS

Pubblicato in MISSIONE (IT)
Domenica, 28 Marzo 2021 20:05

Riflessione - Aprile 2021

L’invito – anamnesi

Aprile 2021

L’eucaristia – fonte e culmine della storia

Le stesse parole dell’introduzione – «Avvicinatevi, bambini miei» e «Sono qui per comunicarvi una grande notizia» – sono da parte della Bella Signora un invito a ricordare quello che Dio aveva progettato fin dall’inizio dei tempi: cioè, che Dio vuole avere noi tutti accanto a Sé, nel Cielo. Praticamente è questo il compito dell’uomo sulla terra: prima di tutto desiderare per se stesso, e poi assecondare gli altri nel desiderio di scoprire questo piano di Dio e nell’accettarlo come proprio. Tra gli uomini non c’è nessuno che ci tenga a realizzarlo così tanto, come la Madre di Gesù e la Madre di tutti i credenti in Lui.

Maria ci indica i luoghi e i tempi concreti, dove possiamo discernere questo piano e far esperienza del sostegno personale di Dio nella grazia che viene dal Suo Figlio, Gesù. Si tratta prima di tutto della Santa Messa, attraverso cui Gesù Cristo vuole elargirci i suoi doni; inoltre si tratta della preghiera e del tempo dedicato ad essa, che Maria non teme di ridurre alla sola recitazione del Padre nostro e dell’Ave Maria. Per alcuni, già queste preghiere diventano qualcosa di sconosciuto, perché non insegnato dai genitori, i quali oggi sempre più spesso non sentono neanche il bisogno di battezzare i propri figli. Anche la Quaresima non è più tempo di preparazione al Sacrosanto Triduo Pasquale, ma viene trattata come normali giorni feriali, senza un significato particolare.

Maria non ha mancato di accennare che le deteriorate relazioni con Dio si riflettono anche nelle nostre coltivazioni danneggiate e nei raccolti rovinati. Dimentichiamo sempre il legame tra il comandamento di Dio: «Soggiogate la terra e dominatela» e le parole di Maria: «Se si convertono, le pietre e le rocce si muteranno in mucchi di grano e le patate nasceranno da sole nei campi». Si può soggiogare la terra in modo soddisfacente solo allora, quando noi stessi ci lasciamo soggiogare da Dio. Maria ci ricorda questa verità già all’inizio della parte francese del Suo Messaggio: «Se il mio popolo non vuole sottomettersi…». Ella stessa vuole mostrarsi come la prima che si sottomette a Dio ed è orgogliosa di questa scelta. Niente costruisce la pace interiore in modo così forte come l’adesione alla Volontà di Dio, e la Vergine Immacolata ne è un esempio costante per noi. Perciò parlando di noi dice «il mio popolo», perché Ella spera che, come dentro Lei stessa, così anche in ciascuno di noi c’è questo naturale desiderio di Dio e la voglia di piacerGli per amore, e non per calcolo o per malizia nascosta.

Se qualcosa non va secondo i nostri piani, allora imprechiamo distratti: vuoi contro gli autisti, vuoi contro i pedoni, contro le persone sgradevoli, contro le autorità statali, contro i servizi pubblici, contro l’assistenza sanitaria, contro la siccità, contro la pandemia del coronavirus e le speculazioni legate ad essa, contro i raccolti danneggiati, contro i prezzi dei servizi e dei prodotti, contro i malfattori e contro gli insuccessi e gli imprevisti di ogni genere. Maria ci ricorda che tutto questo richiede un intervento di Dio. Gesù è pronto ad aiutarci, ma il nostro comportamento e l’indifferenza verso la relazione eterna con Dio richiedono sempre più forti mezzi di riparazione. Maria si appella a Gesù – a cui accenna con lacrime – affinché usi soluzioni più delicate. Ma anche Lei è consapevole che con il nostro comportamento noi ci poniamo di fronte a una scelta tra la perdita della vita eterna e l’intervento pesante del braccio di Gesù, non più possibile da frenare neanche da Maria, anche se pieno di grazia. Egli non vuole punire. La punizione è il nome che noi diamo all’ira di Dio. L’ira di Dio, nelle parole dei profeti, significa lo zelo del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo a mettere ordine in tutto, così come Dio aveva voluto fin dall’inizio del mondo.

Seguiamo questo invito di Maria a sottometterci a Dio e obbedire a Lui in tutto ciò che c’è scritto nel Decalogo. Ricordiamo poi che Dio è misericordioso nel tempo mondano e vuole sempre aiutarci. Ma finito questo tempo, Egli purtroppo deve essere solo giusto, cosa che noi dimentichiamo.

E Maria a La Salette soffre proprio per il fatto che noi ce ne dimentichiamo.

Karol Porczak MS

Pubblicato in INFO (IT)
Domenica, 28 Marzo 2021 15:45

Il cammino di conversione

Il cammino di conversione

Marzo 2021

Lasciarsi guidare da Dio

Convertirsi non necessariamente vuol dire solo voltare le spalle al male e rivolgersi al bene. Questa si può chiamare una conversione che salva la vita eterna.

Ci può essere anche un’altra conversione, consistente nel rinunciare a realizzare il bene dipendente dalla nostra volontà, la quale a modo suo scopre una bella e buona vocazione di vita, e seguire la strada vocazionale indicata dalla decisione di Dio.

Come religiosi dobbiamo essere consapevoli della nostra naturale vocazione alla vita in famiglia, al matrimonio e alla paternità, ma abbiamo scelto di vivere i voti religiosi, ispirati dal Messaggio della Bella Signora oppure dall’esempio di vita dei salettini. Così abbiamo interpretato la volontà di Dio nei confronti di ciascuno di noi, cioè ci siamo convertiti a un’altra vocazione, più impegnativa di quella naturale. E Maria, ha sperimentato anche Lei una conversione?

Nella prima accezione – mai, perché Ella è una persona Immacolata.

Nella seconda accezione – sì, e tante volte.

Ella aveva già i suoi progetti di vita verginale nel matrimonio con Giuseppe. Avrebbe dovuto diventare moglie e casalinga nella casa di Nazaret. Così aveva interpretato la sua vocazione di vita. Nell’Annuciazione dell’Angelo, Dio ha cambiato questo progetto e Maria subito ha «convertito» la propria volontà, rendendola obbediente alla volontà di Dio. Ponendo all’Arcangelo Gabriele la domanda: «Come è possibile? Non conosco uomo», Ella praticamente vuole sapere chi deve compartecipare nella concezione, visto che con Giuseppe aveva già stato stabilito il patto di non congiungersi carnalmente. La Vergine Maria subito punta al concreto. Come sappiamo, Gabriele Le spiega il ruolo dello Spirito Santo in questo atto. Il suo famoso fiat voluntas tua è una decisione di abbandonare i propri progetti (molto nobili) e di coinvolgersi pienamente nell’inatteso progetto di Dio.

Similmente a Gerusalemme, avendo ritrovato Gesù dopo tre giorni, non capisce le spiegazioni di Gesù, ma serba tutte queste cose nel proprio cuore. Non si lascia tormentare dai pensieri sulla mancata attenzione verso Gesù, ma imprime questo fatto nella sua memoria: converte (rivolge) i suoi pensieri a Dio e da Lui si aspetta spiegazioni. Riconosce che riceverà le spiegazioni al momento opportuno, quando lo vorrà Dio. Forse quell’esperienza dei tre giorni di separazione l’ha aiutata a sorreggere i tre giorni dell’attesa della risurrezione del Figlio crocifisso.

C’è ancora un altro tratto della conversione nella vita di Maria.

Quando la gente ha cominciato a giudicare Gesù, ritenendolo pazzo, la famiglia vuole difendere la sua reputazione e fa giungere la Madre. Quando Gesù viene a sapere che la Madre e i fratelli Lo stanno aspettando, risponde: «Chi è mia madre e chi sono i miei fratelli?». E rivolgendosi a quelli che gli stanno seduti attorno, dice: «Ecco mia madre e i miei fratelli» (cfr. Mc 3,20–21.30–35).

In questo evento Gesù non ha mancato di accennare al fare la volontà di Dio. Perché è un’occasione di conversione per Maria? Ella ha capito in quel momento che era terminato il suo ruolo di Madre, di Educatrice e di Amica di Gesù. Da allora in poi Ella diventa la discepola del suo Figlio nel fare la volontà di Dio. Mantenendo l’autorità della Madre del Salvatore, Ella nel suo cammino di fede segue l’esempio di umiliazione e di obbedienza al Padre Celeste, sul modello di Gesù.

Karol Porczak MS

Pubblicato in MISSIONE (IT)

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