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Regola della Vita

 
CAPITOLO PRIMO
LA NOSTRA CONGREGAZIONE
1 In seno al Popolo di Dio, noi Missionari di Nostra Signora de La Salette, formiamo una Congregazione religiosa e apostolica, dedita al ministero della Riconciliazione.
2 La nostra Congregazione, definita dalla Santa Sede come istituto religioso clericale di Diritto pontificio, comprende Sacerdoti e Fratelli, uniti dalla stessa vocazione religiosa.
3 Incorporati alla Chiesa dal nostro battesimo, partecipiamo alla sua missione. Mediante la professione dei voti pubblici di povertà, di castità e di obbedienza, ci consacriamo, con nuovo titolo a questa missione e ci impegniamo a vivere in una comunità religiosa che sia segno del Regno di Dio.
4 Animati dallo Spirito Santo che ha spinto il Figlio di Dio a vivere la nostra condizione umana e a morire sulla Croce per riconciliare il mondo al Padre, vogliamo essere, alla luce dell'apparizione di Nostra Signora de La Salette, i servitori devoti del Cristo e della Chiesa per la realizzazione del mistero della Riconciliazione.
5 Fedeli alle nostre origini, professiamo un profondo amore a Maria, Madre di Cristo e della Chiesa. Con il nostro apostolato, seguiamo l'esempio della Serva del Signore che fu costituita Riconciliatrice in modo particolare ai piedi della Croce.
6 Ci adoperiamo a mettere in luce i valori profondamente evangelici di preghiera, penitenza e zelo contenuti nel messaggio di Nostra Signora de La Salette, che ci chiama alla conversione. Noi per primi ci sforziamo di vivere questi valori affinché, sia con la testimonianza della vita che con la parola portiamo gli altri ad aprirsi al Vangelo che è nostra missione far conoscere a tutti.
CAPITOLO SECONDO
LA NOSTRA CONSACRAZIONE RELIGIOSA
7 Il Cristo è la Regola della nostra vita.
8 Con il battesimo, partecipiamo al mistero della sua morte e risurrezione.
Rispondendo liberamente e interamente alla sua chiamata vogliamo imitare il Cristo casto, povero e obbediente. Pertanto, con la professione dei voti pubblici di Castità, povertà e obbedienza, siamo consacrati a Dio. La nostra consacrazione, vissuta una totale disponibilità al servizio di Lui e a quello del nostro prossimo.
9 Attirati da Cristo, noi lo seguiamo nella castità, dedicando a Dio la nostra persona nella continenza perfetta e nel celibato per il Regno.
Vogliamo così amare il Signore di un amore preferenziale per rispondere al grande amore con cui Egli ci ha amati per primo, e testimoniare il Regno futuro in cui Egli sarà tutto in tutti.
Ci sforziamo inoltre di sviluppare costantemente le potenzialità affettive che il Signore ha messo in noi al fine di divenire, attraverso amicizie disinteressate e sincere, profondamente umane e aperte a tutti, gli strumenti dell'amore compassionevole con cui Dio abbraccia tutti gli uomini.
10 Desiderosi di essere poveri come il Cristo e seguendo l'esempio degli Apostoli che hanno lasciato tutto per seguirlo, ci sforziamo di realizzare in noi stessi il distacco evangelico. Fiduciosi nella Provvidenza del Padre, vogliamo essere liberi da ogni eccessiva preoccupazione circa i beni di questo mondo per cercare anzitutto il Regno di Dio e per meglio rispondere al „grido dei poveri".
Con il nostro voto, noi rinunciamo al diritto di usare e disporre dei beni materiali indipendentemente dai superiori. Ci impegniamo a vivere in modo semplice e modesto e, come fratelli, a condividere le attitudini, il tempo e i frutti del lavoro svolto nel servizio della comune missione.
11 Seguendo il Cristo che si è fatto obbediente fino alla morte di croce, viviamo in profonda comunione con la volontà salvifica del Padre, alla quale sottomettiamo tutta la nostra vita.
Questa volontà ci è significata dalla Chiesa, dalla Congregazione e dai nostri superiori; ma dobbiamo altresì ricercarla con i nostri fratelli attraverso le situazioni concrete della vita.
Con il voto ci impegniamo ad obbedire ai legittimi superiori quando comandano in conformità alle Costituzioni e al Sommo Pontefice quale nostro supremo superiore.
12 Con la nostra consacrazione, ci impegniamo a vivere una vita fraterna, autenticata dalla Chiesa, nella quale condividiamo lo stesso ideale.
Con l'osservanza dei tre voti, acquisiamo la libertà necessaria per donarci completamente alla nostra famiglia religiosa e al suo apostolato.
È nella misura in cui sforziamo di realizzare effettivamente questo ideale con la nostra comunità, noi possiamo testimoniare, in tutta verità, il primato dei valori evangelici.
13 È sull'esempio di Maria, „la cui vita è una regola di condotta per tutti" e la cui incessante intercessione sostiene i nostri sforzi, che noi vogliamo vivere la nostra consacrazione religiosa. Impegnati a rispondere al richiamo che di continuo ci ripete con la sua apparizione, ci sforziamo di dedicarci interamente, come Lei, la serva del Signore, alla Persona e all'opera di suo Figlio.
CAPITOLO TERZO
LA NOSTRA VITA DI COMUNITÀ
14 Come risposta alla chiamata di Dio e per realizzare la preghiera di Gesù: „che siamo una cosa sola...affinché il mondo creda", ci impegniamo a vivere insieme la nostra vocazione all'apostolato della Riconciliazione.
Uniti dalla medesima fede, dalla stessa speranza e animati dallo stesso Spirito, noi formiamo un cuore solo e un'anima sola in un'unica famiglia religiosa.
15 Uniti dal battesimo, dalla professione dei consigli evangelici, dalla devozione a Maria, Riconciliatrice dei peccatori, e dalla nostra Congregazione, è come comunità che noi siamo per il mondo i testimoni della presenza di Dio tra di noi e della forza del Vangelo nel riunire in comunione fraterna, uomini di ogni lingua, razza e nazione.
16 In un genuino spirito di carità, ogni membro è responsabile della vitalità della propria comunità; ciascuno realizzerà il suo pieno sviluppo personale partecipando attivamente agli sforzi di tutti per creare un clima di verità, di fiducia e di cordialità.
17 Animati dallo stesso amore di Cristo, al servizio di una medesima missione, siamo tutti solidali nell'apostolato: così siamo chiamati ad unire i nostri sforzi per edificare il Regno di Dio.
18 Accettandoci, amandoci gli uni gli altri e perdonandoci scambievolmente in spirito di carità cristiana, saremo vigilanti per renderci reciproco servizio anche nelle più piccole circostanze della vita comunitaria. Avremo una particolare sollecitudine per i nostri fratelli malati infermi e anziani offrendo loro tutto l'aiuto materiale, morale e spirituale di cui hanno bisogno. Ricorderemo fedelmente al Signore i nostri defunti applicando per loro i suffragi prescritti.
18 Convinti del reciproco influsso tra la nostra vita di fede e quella della comunità, ci ritroveremo regolarmente insieme per pregare. La preghiera comunitaria, specialmente l'Eucaristia, sarà la sorgente principale cui attingeremo la fede e la carità necessarie all'unità della nostra comunità e allo svolgimento della nostra missione.
20 Per rinsaldare sempre di più i legami fraterni che ci uniscono, valorizzeremo le occasioni che sono l'espressione dell'amicizia umana e che concretizzano la nostra fraternità.
21 Le nostre comunità devono essere segni vivi dell'amore di Cristo.
Saranno aperte ed accoglienti verso tutti. La nostra ospitalità sarà la testimonianza del desiderio e della gioia di condividere la nostra vita e di essere a servizio di tutti.
CAPITOLO QUARTO
LA NOSTRA VITA APOSTOLICA
22 La nostra Congregazione è chiamata ad essere un segno ed uno strumento dell'opera della riconciliazione realizzata da Cristo e alla quale Maria è tanto strettamente associata, come Ella stessa ci ricorda nella sua Apparizione.
23 Ispirandoci al messaggio di Nostra Signora de La Salette ci applichiamo:
-alla riconciliazione dei peccatori e alla liberazione di tutti nella sottomissione alla volontà del Padre;
-al risveglio e all'approfondimento della fede nel popolo di Dio, affinché ogni realtà umana sia illuminata dalla luce del Vangelo;
-all'annuncio della Buona Novella dove non è ancora conosciuta;
-alla promozione di una mutua comprensione e avvicinamento tra le varie religioni, nella carità e verità;
-alla lotta contro i mali che oggi compromettono il disegno salvifico di Dio e la dignità dell'uomo.
In questi svariati il ruolo che Maria ha svolto nella storia della salvezza e che ancora oggi Le compete, come proprio, nella vita della Chiesa.
24 Come discepoli di Cristo, viviamo in comunione con Lui. Come apostoli, seguendo il suo esempio, ci lasciamo guidare dallo Spirito perché si compia il disegno d'amore del Padre.
La nostra vita sarà caratterizzatra dalla preghiera e al tempo stesso dall'impegno apostolico a servizio degli uomini per il Regno di Dio.
25 Cristo è venuto a portare il lieto messaggio della liberazione a tutti gli uomini; ha riservato una particolare preferenza per i poveri e gli oppressi. Maria, a La Salette, si è servita dei piccoli e degli umili per far giungere il suo messaggio a tutto il suo popolo. anche noi, nelle diverse attività apostoliche in mezzo al popolo di Dio, andremo di preferenza verso i più abbandonati di questo mondo e verso coloro che sono lontani da Dio e dalla Chiesa.
26 Sensibile alle necessità della Chiesa universale e delle chiese locali, in conformità al nostro carisma, attenti ai segni dei tempi, ci dedichiamo generosamente a quelle attività apostoliche alle quali, mediante la preghiera e il discernimento, ci sentiamo chiamati dalla Provvidenza. Inoltre rimettiamo volentieri in discussione le nostre attività apostoliche e vigiliamo per rinnovare i metodi adattandoli sempre meglio alle situazioni di luogo e di tempo e alle esigenze ambientali nelle quali lavoriamo.
27 Tutti, Padre e Fratelli, secondo i diversi ministeri e attività a cui siamo chiamati, partecipiamo alla missione di Riconciliazione che la Chiesa ha affidate alla Congregazione.
28 Per un più efficace servizio apostolico, lavoriamo in stretta collaborazione con i Laici, il clero diocesano e le altre Congregazioni, sotto l'autorità del Vescovo e in conformità agli orientamenti pastorali della Chiesa.
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